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Rotting in the sun, il film grottesco che irrita (ed è contento di irritare) – La recensione

Rotting in the Sun, sulla carta, è un’operazione molto interessante. Dopotutto, si tratta di una meta-commedia nera in cui il suo regista (Sebastian Silva), interpreta se stesso (o quasi), ma poi finisce per morire cadendo da un terrazzo. Distribuito da MUBI, è disponibile in esclusiva in streaming sulla piattaforma dal 15 settembre, è prodotto da Hidden Content e The Lift, in associazione con la casa di produzione di Robert Pattinson Icki Eneo Arlo, Spacemaker Productions e Caffeine Post. È stato stato presentato in anteprima mondiale al Sundance 2023 nella sezione Premieres, e vi lascerà con la voglia di grattare qualcosa di molto sporco da un muro pur sapendo benissimo di non poter riuscire a farlo.

Rotting in the sun, la trama

Sebastian Silva è un regista depresso. Non riesce più a trovare un senso nella vita e fantastica tutto il giorno sul suicidio. Questo, non gli impedisce di stare a guardare quando il suo amico/manager tratta molto male la loro cameriera, Vero. Per cercare di uscire dal buco nero in cui si trova, gli viene consigliato di andare in vacanza in una località balneare gay messicana.

Qui, incontra Jordan Firstman, influencer diventato famoso durante la pandemia. Il ragazzo, vivace e superficiale, fiducioso e allegro ma anche enormemente egoriferito, lo convince a collaborare con lui a un progetto imminente. Quando arriva a Città del Messico per trasferirsi a casa sua, scopre che Sebastian non si trova. Si convince che ci sia qualcosa sotto, e inizia a indagare.

Rotting in the sun, la recensione

Una sorta di trasposizione cinematografica del genere letterario postmoderno della finta autobiografia, Rotting in the Sun riesce nel suo intento di essere corrosivo, irritante, odioso, urticante. Vuole impressionare, vuole mettere in imbarazzo, vuole fare sentire lo spettatore a disagio davanti a questi individui vuoti, che si lamentano di tutto, che trattano male chiunque non sia loro o che, come Jordan, pensano che tutto ruoti attorno a loro. Ci riesce, ma il fastidio non se ne va. Le modalità del racconto sono insistite, portano a casa il loro punto. La volontà di shockare e di non nascondere nessun aspetto dell’esistenza, nemmeno il più squallido, anche. Questo film non ci dice nulla di nuovo: gli influencer decidono cosa viene fatto e cosa no, mentono e romanzano, sperperano il loro denaro. Gli studi di produzione sono loro schiavi come sono schiavi del marketing. I contenuti che scrolliamo ossessivamente sui social per riempire il vuoto delle nostre vite non fanno altro che svuotarcele ulteriormente. E quindi? 

Il cast

Rotting in the sun è interpretato dallo scrittore e fenomeno social media Jordan Firstman nel suo primo ruolo da protagonista e dal regista Sebastian Silva, entrambi interpretano loro stessi. Nel cast anche Catalina Saavedra.

Rotting in the sun

La recensione

Questo film non ci dice nulla di nuovo: gli influencer decidono cosa viene fatto e cosa no, mentono e romanzano, sperperano il loro denaro. Gli studi di produzione sono loro schiavi come sono schiavi del marketing. I contenuti che scrolliamo ossessivamente sui social per riempire il vuoto delle nostre vite non fanno altro che svuotarcele ulteriormente. E quindi?

Voto:

5.5/10
5.5/10