Sapiens Un Solo Pianeta torna con una nuova stagione su Rai 3 dopo Le Parole, anche nel 2023. Condotto da Mario Tozzi, Sapiens è il programma di approfondimento culturale dedicato ai temi della natura e della salvaguardia dell’ambiente. Anche nelle nuove puntate del programma di divulgazione, Mario Tozzi continua a parlare a un pubblico sempre più attento e desideroso di capire fenomeni spesso complessi. Le puntate di Sapiens sono disponibili in streaming su RaiPlay dove è presente anche la diretta di Rai 3, il sabato alle 21:45 circa, per seguire il programma via sito o app.
Sapiens un solo pianeta i temi di stasera
Sabato 25 marzo
La puntata di Sapiens del 25 marzo è dedicata alle città che cambiano. La maggior parte dei sapiens ormai vive nelle aree metropolitane del pianeta, che occupano circa il 2% delle terre emerse e si prevede che entro il 2050 il 70% della popolazione mondiale vivrà in città. Il viaggio tocca Marrakesh dove la famosissima Jemaa el-Fna dimostra cosa dovrebbe essere una piazza. Poi Ouarzazate una città fondamentale nel traffico di merci, infine a Singapore.
Sabato 18 marzo
La puntata di Sapiens di sabato 18 marzo è incentrata sul Marocco in una versione inedita tra cime innevate, fiumi rosso sangue e fossili dalle forme bizzarre e preziose. Per osservare il nostro pianeta in maniera diversa e scoprirlo più mutevole, più veloce e, per certi versi, anche più fragile.
Esistono fenomeni naturali che possono essere toccati con mano nel corso di sole 24 ore e Sapiens ha provato a raccontarli e a toccarli con mano negli ampi territori del Marocco sud-orientale. In questa puntata si scopriranno le profonde gole scavate dall’acqua attraverso le montagne dell’Atlante; le dune di El Chebbi, la cui sabbia concima le giungle dall’altra parte dell’oceano; scopriremo rocce che una volta erano il fondale del mare, e le antiche Kasbah, i tipici villaggi fortificati di fango, pietre e paglia che proteggevano le vie carovaniere.
Sabato 11 marzo
La puntata di sabato 11 marzo di Sapiens è dedicata agli esploratori e a Cristoforo Colombo per capire se sia stato davvero fortunato. Mario Tozzi sarà nel Sahara per poi andare a Teide sull’isola di Tenerife visto che le Canarie per secoli sono state il limite del mondo conosciuto e una base di lancio verso il nuovo mondo.
Sabato 4 marzo
La puntata di Sapiens di sabato 4 marzo parla di deiezioni, di feci e urine, di igiene. In epoca romana le feci erano oggetto di specifica raccolta presso la Porta Stercoraria allo sbocco della Cloaca Maxima e la stessa cosa avveniva in alcune città meridionali dell’Impero cinese del XVIII secolo. Lavarsi e disinfettarsi ci ha liberato da molti flagelli, più di quanto siano stati in grado di fare i vaccini, ma non possiamo più permetterci di dilapidare il patrimonio metabolico rappresentato dalle nostre feci. La nostra “materia oscura” è l’ultima frontiera tra noi e l’economia circolare e il corretto reintegro dei nutrienti su questo nostro pianeta.
Sabato 25 febbraio
A che ora è la fine del mondo è il titolo della puntata di Sapiens del 25 febbraio. Per raccontare la fine del mondo, Mario Tozzi è andato a La Palma, nell’arcipelago delle Canarie, sconvolta dall’eruzione del vulcano Cumbre Vieja, una delle eruzioni più importanti degli ultimi 50 anni avvenuta nel 2021. L’enorme colata lavica ha percorso i fianchi del vulcano fino a raggiungere il mare, distruggendo case e piantagioni rigogliose, ricoprendo l’intera isola con una coltre nera di roccia e cenere; i soffocanti gas vulcanici impediscono ancora oggi di rientrare in interi paesi.
Sabato 18 febbraio
La prima puntata del 2023 di Sapiens – Un solo pianeta si apre con il Cold Case della Bonifica dell’Agro Pontino per analizzare, attraverso un esempio vicino a noi, il crimine che si sta compiendo oggi in Amazzonia: Qual è il prezzo in denaro le amazzonie del mondo? E qual è il valore, invece, per l’equilibrio del pianeta? Chi ci guadagna dalla loro distruzione? Chi sono gli aggressori? E chi sono le vittime? Guardare al passato per analizzare il presente.
Nella famosa bonifica che cambiò il volto del basso Lazio, durò 10 anni e vi lavorarono oltre cinquantamila uomini arrivati da tutto il paese, successivamente vi si stabilirono intere famiglie provenienti per lo più dal Veneto. Da un punto di vista ambientale quella bonifica è stato il più gigantesco massacro di alberi mai avvenuto con un unico intervento in Europa, che ha portato alla deforestazione di una vasta area alle porte di Roma per soddisfare il crescente fabbisogno di colture e allevamenti di bestiame. La foresta planiziale dell’Agro Pontino, infatti, era la nostra Amazzonia, ma la bonifica, storicamente attribuita al periodo fascista, sebbene abbia estirpato il pericolo rappresentato dalla malaria comunque circoscritto a quel territorio, ha anche eliminato la più vasta area umida del Mediterraneo e tutta la sua straordinaria ricchezza di vita.