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Sette Meraviglie di Roma su Sky Arte con la voce narrante di Filippo Timi

Sette Meraviglie di Roma ogni martedì su Sky Arte alla scoperta di Roma. Filippo Timi voce narrante

Lasciatevi conquistare dalle meraviglie dell’Italia, del mondo ma in particolare in questa nuova edizione del programma Sky Original che racconta la scoperta dei grandi simboli del patrimonio artistico italiano realizzata con le più moderne tecniche di ripresa, di Roma.

Sette Meraviglie di Roma è in onda su Sky Arte (canale 120 e 400 di Sky) prodotta da Ballandi Arts, disponibile anche in 4k HDR per i clienti Sky Q, inoltre su  Sky On Demand, Sky Go e in streaming su Now TV. Al centro la città eterna raccontata attraverso i suoi luoghi più straordinari della capitale dell’impero romano, culla della cultura europea e della cristianità, che vanta un centro storico dichiarato interamente patrimonio mondiale Unesco.

Gli appuntamenti sono dedicati a singoli temi: l’acqua – degli antichi acquedotti e delle fontane – le affascinanti chiese paleocristiane, i tesori nascosti nel sottosuolo – catacombe, mitrei, colombari – il grandioso Castel Sant’Angelo, il miracolo architettonico del Pantheon, lo splendore del colle Aventino e infine i Mercati e il Foro di Traiano, dimostrazione plastica di come la potenza di un imperatore geniale e coraggioso possa aver trasformato il volto della capitale dell’impero.

Voce guida di questo itinerario che si dipana nei secoli e racconta di artisti, papi e imperatori, un narratore d’eccezione: l’attore e già volto Sky per I Delitti del Bar Lume Filippo Timi.

 Gli Episodi

Roma Regina delle acque in onda il 17 settembre alle 21.15

Fondata sulle rive del Tevere, Roma, fin dall’antichità ha costruito la sua fortuna sull’acqua, tanto da essere soprannominata Regina Acquarum, la Regina delle Acque. Grazie agli straordinari acquedotti monumentali nell’Urbe sorsero numerosi bagni pubblici e Terme, come quelle di Traiano e le grandiose dell’imperatore Caracalla. Tuttavia l’utilizzo delle terme si fermò alla Guerra Gotica – che contrappose l’impero Bizantino agli Ostrogoti dal 535 al 553 d.C. -, quando Vitige tagliò gli acquedotti romani mettendo fuori uso gli impianti termali. L’acqua tornò protagonista a Roma con il Rinascimento nel corso del quale nuovi acquedotti e magnifiche fontane sorsero nel cuore della città. Dalla Fontana di Trevi di Nicola Salvi, alla Barcaccia di Pietro Bernini, dalla Fontana dei Fiumi di Gian Lorenzo Bernini, alle fontane di Piazza del Popolo dal gusto Neoclassico.

Ad alimentare queste splendide sculture l’Acqua Vergine, il sesto acquedotto di Roma, ancora attivo da secoli, a testimoniare un legame mai interrotto fra Roma, la bellezza e l’acqua.

 Le Chiese Paleocrstiane – in onda il 24 settembre alle 21.15

L’Editto di Costantino del 313 d.C. mise fine alle persecuzioni dei cristiani che, da quel momento, poterono erigere edifici di culto. Le prime chiese costruite a Roma, chiamate Basiliche Paleocristiane, sono sopravvissute ai secoli celate da edifici sacri di epoche successive che le hanno inglobate proteggendone il cuore antico.

Sono chiese crepuscolari e affascinanti come la Basilica di San Clemente al Laterano che sotto la veste del XII secolo, cela interrate le strutture della chiesa primordiale con splendidi affreschi sulle imprese di San Clemente, un magazzino e un Mitreo. Altrettanto stupefacente è la chiesa dei Santi Cosma e Damiano, nei Fori Imperiali, la prima sorta nell’area dei Fori. Sull’Aventino si trova la Basilica di Santa Sabina, una delle chiese paleocristiane meglio conservate di Roma, costruita nel V secolo sulla tomba di Santa Sabina, poi diventata intorno al 1220, il quartier generale dell’ordine di Domenico de Guzmàn, fondatore dell’ordine Domenicano.

 Roma Sotterranea  in onda il 1 ottobre alle 21.15

Quello nel sottosuolo di Roma è un viaggio affascinante in una grande varietà di ambienti, alcuni nati ipogei, altri interrati e custoditi per secoli, che raccontano l’altra metà della storia di ciò che accadeva in superficie.

Questi luoghi segreti sono il risultato di secoli di stratificazioni, costruzioni e ricostruzioni: cave di tufo e di pozzolana, sontuosi edifici sepolti, come la Domus Aurea di Nerone, templi di culti iniziatici, labirintici cimiteri cristiani.

Roma sotterranea è una vera e propria macchina del tempo sotto la cui superficie si celano storie di uomini comuni e di imperatori, di santi e di dei, di religioni ancestrali, di culti magici.

Si vedranno i più svariati ambienti: dal raccolto Colombario Di Pomponio Hylas, al misterioso Ninfeo di Via Livenza, al sontuoso Mitreo Barberini.

Il viaggio non può che terminare con le più grandi e complesse architetture sotterranee della capitale: le Catacombe di San Callisto e quelle di Domitilla.

 Castel Sant’Angelo – in onda 8 ottobre alle 21.15

Mausoleo, bastione fortificato, residenza papale, carcere, museo: tutto questo è Castel Sant’Angelo, un corpo architettonico che nel corso dei secoli ha cambiato natura e funzione senza mai perdere la sua centralità a Roma. Risalendo i suoi 7 livelli –  tra carceri, logge, cortili, bagni e saloni, – è possibile ripercorrere alcuni momenti salienti della storia di Roma, dalla fondazione fino quasi ai giorni nostri. Edificato nel 128 d. C. sulle rive del Tevere dall’imperatore Adriano, l’edificio divenne crocevia tra la Basilica di San Pietro e l’Urbe. Grazie alla sua posizione strategica assunse la funzione di fortezza alla fine del III secolo, e al suo interno furono realizzate celebri carceri dalle quali nel Cinquecento evase il grande scultore Benvenuto Cellini. Durante il Rinascimento l’edificio si trasformò in residenza papale e cominciò ad arricchirsi di opere d’arte e magnifici affreschi. In particolare grazie alla committenza di Paolo III, nelle stanze di Castel Sant’Angelo lavorarono artisti della caratura di Perin del Vaga, Domenico Zaga e Pellegrino Tibaldi.

Il Pantheon e il Campo Marzio – in onda il 15 ottobre alle 21.15

«Il più bel resto dell’antichità romana è senza dubbio il Pantheon. Questo tempio ha così poco sofferto, che ci appare come dovettero vederlo alla loro epoca i romani» Stendhal, Passeggiate romane. Il Pantheon è uno degli edifici più famosi al mondo. Grazie alle sue proporzioni, e all’ingegneria con la quale venne edificato, entra di diritto nella storia dell’architettura. Ne è simbolo la cupola con l’oculo, l’unica apertura dalla quale entra la luce, che fu la più grande della storia fino a che Brunelleschi non realizzò quella del Duomo di Firenze. L’architetto fu Apollodoro di Damasco, il quale nel 118 d.C. progettò il Pantheon per volere dell’imperatore Adriano, anch’egli appassionato d’architettura, che volle erigere il tempio in seguito alla distruzione del tempio che Agrippa aveva costruito sotto l’imperatore Augusto. La storia del Pantheon e del quartiere in cui si trova, il Campo Marzio, lega questi due imperatori attraverso un affascinante uso scenografico della luce solare. Ma il Pantheon non è solo legato a Roma antica, la chiesa ha una lunga tradizione cristiana grazie alla quale è scampata alla distruzione dei templi pagani. Nel Rinascimento, il fascino e la fama dell’edificio è stato accresciuto dalla scelta del divino Raffaelo Sanzio di essere sepolto proprio dentro al Pantheon.

Piranesi e l’Aventino – in onda il 22 ottobre alle 21.15

Piranesi, grande incisore e teorico dell’architettura, conobbe una grande fama europea grazie alle sue celebri Vedute di Roma, influenzando i contemporanei con i suoi progetti, disegni e trattati. Nel 1761 dedicò alla famiglia veneziana dei Rezzonico il trattato Della Magnificenza ed Architettura dei Romani. Tre anni dopo, Giovanni Rezzonico, divenuto Gran Priore romano dell’Ordine di Malta, incaricò Piranesi del restauro della Chiesa di Santa Maria del Priorato, della piazza, della villa e dei giardini attigui sul Colle Aventino. Piranesi eseguì i lavori dal 1764 al 1766, realizzando una splendida facciata con un apparato iconografico straordinario e magnifiche decorazioni in stucco per l’interno. La chiesa è stata per anni lasciata all’incuria, ma dopo recenti lavori di restauro la Chiesa è tornata al suo primigenio splendore. Il valore di questi edifici è inestimabile, in quanto si tratta degli unici mai realizzati dal Piranesi, che per la prima volta trasformò i numerosi disegni e progetti in oggetti concreti.

I Mercati e il Foro di Traiano– in onda il 29 ottobre alle 21.15

Traiano, l’optimus princeps, l’imperatore che ha portato Roma alla sua massima espansione territoriale, ha fatto edificare nell’Urbe magnifici edifici affidandoli al geniale architetto Apollodoro Di Damasco. Ne sono testimonianza i Mercati di Traiano, un vasto complesso di edifici con funzione di centro amministrativo, che si staglia dietro il Foro di Traiano, sul versante del colle Quirinale. I Mercati di Traiano riprendono la forma circolare dell’esedra e sono costruiti con la tecnica dell’opus latericium, calcestruzzo romano rivestito da mattoni. Di fronte i Mercati si apriva il sontuoso Foro di Traiano, il più grande tra i Fori, edificato per celebrare la vittoria di Roma nella Guerra Dacica. Nel Foro si distinguevano per bellezza, la Basilica Ulpia, dedicata alla famiglia dell’imperatore e la Colonna Traiana, opera d’arte insuperata del bassorilievo romano. L’impronta dell’epoca traianea nei Fori Imperiali è visibile anche in altri edifici come il Tempio di Venere Genitrice, la Basilica Argentaria nel Foro di Cesare. Traiano e Apollodoro, imperatore e architetto, hanno dato vita a uno spettacolo emozionante che è possibile ammirare passeggiando per Via dei Fori Imperiali, una delle strade più belle e significative del mondo.