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Sex/Life è il guilty pleasure sexy e provocante da vedere a luci soffuse

Sex/Life torna con la seconda e chissà forse ultima stagione, pronto a scalare la Top Ten di Netflix a colpi di seducente e conturbante passione. Una sexy soap drama in piena regola, adatta al pubblico che ha voglia di lasciarsi trasportare nelle sue torbide atmosfere tra colpi di scena e scene piccanti. Ispitata al romanzo 44 Chapters About 4 Men di BB Easton adattato da Stacy Rukeyser, Sex/Life vede come protagonisti del triangolo amoroso Sarah Shahi nei panni di Billie, Matt Vogel in quelli di Cooper e Adam Demos in quelli del bell’australiano Brad.

Sex/Life la recensione

Guardiamolo senza vergogna di Riccardo Cristilli

La seconda stagione di Sex/Life prova ad allargare il triangolo della serie, introducendo altri personaggi, ampliando le frequentazioni e le storylines, senza però riuscirci in modo convinto. La serie tv rientra in quella tipologia di prodotti che si guardano di nascosto, fingendo di non averle viste, che nessuno confessa di aver visto ma alla fine te le ritrovi ai vertici della Top Ten. Come quei politici che nessuno dice di aver votato. L’emblema del guilty pleasure, che guardi con spensieratezza e senza porti troppe domande.

Eppure, di fondo, non mancano gli spunti interessanti. Seppur declinata in una chiave provocante, Sex/Life è costruita sull’eterno conflitto tra cuore e ragione, tra passione e razionalità. Quella passione che spinge una casalinga a ricordare il membro virgulto di un ex amante, mentre crogiola nella stanca relazione con il bel maritino apparentemente perfetto. E quel ricordo scuote le esistenze di tutti, fa crollare equilibri e certezze. La passione che sfonda i confini della razionalità. Ma Sex/Life è una serie goduriosa e godereccia, non necessita di troppe discussioni o riflessioni. Un piccante piacere notturno che stuzzica le coppie. Buona visione. Voto 6.5

Sex/Life
Sex/Life. Adam Demos as Brad Simon in episode 202 of Sex/Life. Cr. Sabrina Lantos/Netflix © 2023

Guilty Pleasue senza pretese di Giorgia di Stefano

Banale, prevedibile, piena di cliché. Romantica, torbida, carica di trasporto.
Queste caratteristiche, tipiche di tante storie d’amore, servono anche a descrivere questa seconda stagione di Sex/Life. Partiamo da un presupposto doveroso: è una serie che non si prende sul serio e che non va presa sul serio per nessun motivo. 
È uno scacciapensieri, un passatempo, il classico guilty pleasure senza pretese che va commentato evitando un atteggiamento troppo snob o da intellettuali.

Sex/Life è il mix perfetto di romanticismo ed erotismo, prevedibilità e stereotipi. 
Non brilla certamente per i dialoghi arguti o per la sceneggiatura originale e la performance attoriale dell’intero cast è paragonabile a quella di una soap opera. 
La durata degli episodi però è azzeccata, gli intrighi tra i vari personaggi ben costruiti e le scene di sess0 piccanti quanto basta senza scadere nell’eccesso. 
La seconda stagione è meno convincente della prima, anche se i sei episodi che la compongono si lasciano guardare velocemente e volentieri, sgranocchiando un snack o con un bicchiere di vino per scaldare ancor di più l’atmosfera.

I difetti principali sono due: il nuovo fidanzato di Billie, decisamente meno catchy rispetto a Brad e Cooper, e la scelta di dedicare un’intera storyline a Sasha, la miglior amica della protagonista. Se la storia finita male tra Cooper e Billie infatti, ha il suo perché in una serie come questa, e le viene dato il giusto spazio, la parte di stagione incentrata su Sasha ha tutte le caratteristiche per essere un romanzo Harmony di bassa qualità, da leggere sotto al casco dal parrucchiere. 
Se da un lato inoltre, è interessante la scelta di mostrarci dei personaggi maschili deboli (Cooper su tutti), la stagione è sicuramente penalizzata dal numero esiguo di scene che vedono Brad – protagonista indiscusso insieme a Billie – al centro della storia. 
Un’occasione forse in parte sprecata, ma una stagione che lascia sicuramente quel sapore piacevole e piccante riscontrabile in poche altre serie attuali.
Voto 6.5 – Giorgia Di Stefano di TvTips

  • Riccardo Cristilli - 6.5/10
    6.5/10
  • Giorgia Di Stefano - 6.5/10
    6.5/10

Summary

La serie tv rientra in quella tipologia di prodotti che si guardano di nascosto, fingendo di non averle viste, che nessuno confessa di aver visto ma alla fine te le ritrovi ai vertici della Top Ten. Come quei politici che nessuno dice di aver votato. L’emblema del guilty pleasure, che guardi con spensieratezza e senza porti troppe domande.

Sex/Life è il mix perfetto di romanticismo ed erotismo, prevedibilità e stereotipi. 
Non brilla certamente per i dialoghi arguti o per la sceneggiatura originale e la performance attoriale dell’intero cast è paragonabile a quella di una soap opera.

Voto:

6.5/10
6.5/10