Dituttounpop > Cinema > Recensioni Film > Spirited, il musical natalizio acchiappa tutti – La recensione

Spirited, il musical natalizio acchiappa tutti – La recensione

Spirited

Spirited è un film natalizio su Apple Tv+ arguto e ben pensato che vuole piacere proprio a tutti e ha alte probabilità di farlo. Dal regista Sean Anders, scritto da Sean Anders e John Morris, con canzoni originali dei Premi Oscar Benj Pasek e Justin Paul e le coreografie di Chloe Arnold, Spirited – Magia di Natale è prodotto da Maximum Effort Productions, Gloria Sanchez Productions, Apple Original, Films Mosaic e Two Grown Men ed è disponibile su Apple TV+ dal 18 novembre.

La pellicola, prima di essere disponibile in streaming, è stata proiettata in alcune sale selezionate negli Stati Uniti a partire dall’11 novembre ed è un ulteriore re-interpretazione del classico di Charles Dickens del 1843 intitolato Canto di Natale. Quasi dimenticavo: i due protagonisti sono Ryan Reynolds e Will Ferrell. Lo so, lo so. Siamo tutti molto entusiasti.

I fantasmi e gli umani non sono poi così diversi – Spirited, la trama

I fantasmi del Natale presente, passato e futuro non sono solo un’invenzione della letteratura inglese dell’800. Sono una vera e propria organizzazione di defunti che ha come scopo il redimere persone cattive attraverso un re-telling della loro vita che accade, avete indovinato, proprio la notte di Natale. Ogni anno si sceglie un candidato o una candidata e si studia la sua vita per sapere dove colpire. I fantasmi dei Natali presenti, futuri e passati sono proprio degli studiosi, degli analisti con una missione. Dopo aver finito il loro lavoro, potranno andare in pensione, cioè tornare sulla terra a vivere ciò che gli resta da umani.

Clint Briggs è un esperto di controversie e comunicazione, che sfrutta le debolezze umane per il profitto dei brand e di chiunque lo paghi. Non si fa scrupoli a rovinare i rivali utilizzando metodi poco ortodossi. In altre parole, è il candidato perfetto per la missione dei fantasmi. Non tutti, però, sono convinti che la sua anima sia redimibile. Il Fantasma del Natale Presente ci crede e si impegna per cambiarlo. I due uomini, uno vivo e uno morto, si imbarcano insieme nello stesso viaggio, ma in direzioni opposte.

Un film fatto per piacere (ed è questo il problema) – La recensione

Spirited è un film ruffiano. Ruffiani i suoi protagonisti, ruffiane le sue premesse (si può davvero sbagliare, tirando fuori un classico del genere a Natale?), ruffiano il suo svolgimento. Ryan Reynolds, ormai, è intrappolato in uno strano limbo: la sua immagine pubblica è talmente esagerata e macchiettistica che non si riesce più a distinguere dove finisce lui e dove iniziano i suoi personaggi, e tutti quanti sono più o meno la stessa solfa. Le canzoni sono carine, ma nessuna rimane dopo i titoli di cosa. Le battute argute, ma anche incredibilmente saputelle.

La sensazione è che Spirited, pur essendo tutto sommato un’operazione riuscita, si allunghi e riempia e gonfi così tanto per piacere a tutti che alla fine risulta tutto troppo. Troppi riferimenti alla cultura pop, troppi commenti snarky sugli attori e sui loro amici e colleghi. É come andare a cena con un amico che non fa altro che darti di gomito, che cerca di fare comunella. Ogni secondo. Per il resto, il messaggio è molto bello, così come è molto bella l’esortazione a non considerare il bene e il male come due campi opposti, distinti, senza sfumature (ma questo lo aveva già detto Luke Skywalker in Gli ultimi Jedi, nel 2017). Sul finale, un guizzo di coraggio. Adesso però ho bisogno di stare da sola per un paio di ore.

Il trailer

Il cast

Will Ferrell è il Fantasma del Natale Presente, ma anche Ebenezer Scrooge. Ryan Reynolds è Clint Briggs, che nella sua versione ottenne è Nico Tirozzui e nel futuro invece è Thomas P. Gillis. Octavia Spencer è Kimberly, Ali Asghar Shah è Alen. La sempre brava Sunita Mani è il Fantasma del Natale Passato, Patrick Page interpreta Jacob Marley. Loren G. Woods fa da corpo per il Fantasma del Natale Futuro, di cui Tracy Morgan è la voce.