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Tailor Made – Chi ha la stoffa, i concorrenti del talent in onda dal 14 settembre su Real Time

Tailor Made – Chi ha la Stoffa? il talent per sarti condotto da Tommaso Zorzi in onda da mercoledì 14 settembre su Real Time

Dopo l’anteprima su Discovery+ in estate, da stasera mercoledì 14 settembre 2022 su Real Time, debutta in chiaro il format “Tailor Made – Chi Ha la Sfoffa“. Adattamento di un noto format della BBC, prodotto in Italia da Blu Yazmine, Tailor Made è un talent che per la prima volta si concentra sul mondo della sartoria. L’appuntamento con la prima puntata, di sei è per stasera alle 21:20 su Real Time.

Al timone di questo talent c’è Tommaso Zorzi, ormai volto della galassia Warner Bros Discovery, accompagnato da due giudici che giudicheranno i 10 sarti amatoriali protagonisti. Sono: Elide Morelli, sarta della maison Valentino dal 1967 al 2021 e Cristina Tardito, direttrice creativa di molte maison famose e fondatrice del brand Kristina Ti.

Come funziona il programma?

Il programma funziona in modo semplice, è molto simile anche alle altre competizioni simili, come Bake Off per citarne uno. I 10 concorrenti in ogni puntata dovranno affrontare tre prove: la prova tecnica replicando abiti con l’utilizzo della carta modello; poi la prova trasformazione (creativa) in cui dovranno riutilizzare capi vecchi per ricrearne di nuovi e infine la prova finale in cui dovranno realizzare un abito su misura. In ogni prova le giudici sceglieranno il migliore che avrà un vantaggio per la prova successiva e nella prova finale decideranno chi dovrà lasciare la competizione.

Tailor Made – Chi ha la Stoffa? i concorrenti della prima edizione

Come anticipato i sarti che si sfideranno per il titolo di Miglior Sarto di Tailor Made, sono 10. Il vincitore avrà l’opportunità di fare un tirocinio presso il dipartimento Ready to Wear di Guggi. Il sarto vincitore riceverà anche tutta l’attrezzatura professionale Singer per aprire il suo atelier e una fornitura di tessuti Giesse Scampoli per realizzare la sua prima collezione. Ecco i nomi e una breve bio dei 10 sarti protagonisti:

Alessandra: 61 anni di Bologna. Ha lavorato in alcune aziende di maglieria, ma poi ha cambiato completamente occupazione, non abbandonando mai la sua passione per il cucito in cui è un’autodidatta piena di entusiasmo. Sogna di riuscire ad avviare un corso di cucito per donne maltrattate o in difficoltà, perché da tanti anni si occupa di volontariato.

Cira, 43 anni di Napoli. Innamorata della sua città, è mamma di tre figli e di 5 macchine da cucire che considera le sue bambine. Ama cucinare e cuce continuamente, cantando i classici della musica partenopea. Sogna di aprire un piccolo laboratorio di abiti da cerimonia.

Daniele, 35 anni di Roma. La nonna sarta gli ha trasmesso l’amore per il cucito e ha ispirato le forbici che ha tatuate sul braccio. Dopo un periodo a Londra, ha frequentato i corsi di cucito dell’Università della Terza Età, trovando la sua strada. Sogna un atelier tutto suo con laboratorio a vista.

Elisa, 38 anni. É da sempre appassionata di moda. Ha iniziato da giovane a lavorare come venditrice in negozi di lusso, arrivando a ricoprire posizioni di grande responsabilità. In lockdown si è ritrovata a reinventarsi e da due anni si è messa a studiare cucito, sperando di diventare una vera e propria sarta professionista.

Gianluca, 29 anni di Brindisi. Si è trasferito a Torino a 19 anni, dove tuttora vive con il suo dalmata, Diana. Cuce in continuazione, con qualche pausa per dedicarsi a lunghe passeggiate e andare a mostre d’arte. Sogna di creare una sua casa di moda in cui dare vita ad abiti che rendano ciascuno unico e speciale.

Giovanni, 46 anni siciliano. Si considera un artista: ama dipingere e scrivere, soprattutto poesie. Si esprime in maniera particolare attraverso i suoi capi. Sogna di aprire un negozio in cui vendere pezzi unici.

Iris, 18 anni. Studia moda e non esce mai senza un trucco coordinato ad abiti e accessori, perché l’estetica per lei è fondamentale. Tra i suoi interessi ci sono il disegno, le mostre d’arte, la letteratura, i manga, il mondo drag e la danza. I due cardini della sua filosofia di futura stilista sono l’ecosostenibilità e il recycling.

Lia, 28 anni dal Vietnam. Laureata in Economia in Inghilterra, dove ha comprato la sua prima macchina da cucire per adattare gli abiti alla sua “taglia piccola”. Si è trasferita a Milano tre anni fa per frequentare un corso di moda. Nel tempo libero disegna, suona il flauto e gioca a badminton. Da grande appassionata di serie tv, nel suo futuro, sogna di occuparsi dei costumi delle produzioni televisive, con una doppia residenza Milano/California.

Nagu, 24 anni di origini indiane. É stato adottato a sei anni da una famiglia modenese. Durante l’infanzia in India aveva l’abitudine di raccogliere oggetti per strada e assemblarli per dare loro nuova vita. Da ragazzino ha cominciato a cucire, per poi iscriversi a una scuola di moda. Nel suo futuro immagina un atelier in cui creare capi innovativi e personalizzati, che rinnovino la moda maschile.

Tommaso, 21 anni. Ha alle spalle una carriera agonistica da nuotatore. Studiando scienze motorie ha avuto un’illuminazione: il corpo umano è composto da fili, questo gli ha dato una forte ispirazione per abbandonare quel tipo di studi e dedicarsi invece alla moda. Lavora come commesso per pagarsi i corsi di sartoria. Vuole diventare un fashion designer all’insegna del no-gender.