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The Flash la recensione: un caos ruffiano fatto film

I film di supereroi con dentro una qualche forma di multiverso escono dalle pareti. Dopo Ant Man Quantumania e Spider-man: into the Spider-verse arriva anche The Flash. Diretto da Andy Muschietti, si tratta primo stand alone cinematografico dedicato al Supereroe DC. La sceneggiatura è di Christina Hodson, con una screen story di John Francis Daley, Jonathan Goldstein e Joby Harold, basato sui personaggi dell’Universo DC. Si tratta di una produzione Double Dream e Disco Factory dopo l’uscita nelle sale italiane arriva il 18 marzo su Sky e NOW in streaming. Meglio di Ant Man, peggio di Spiderman: The Flash è un capolavoro di gigioneria. Sta a voi decidere se nel bene o nel male.

The Flash, la trama

Barry dedica la sua vita al lavoro, al processo del padre e al salvataggio dell’universo con la Justice League. Impacciato e diligente, non ha tempo per le ragazze, ed è insoddisfatto e addolorato. La madre è morta quando era piccolo, il padre è stato incriminato per l’omicidio. Nel mezzo, Barry, che cerca di sopravvivere, con l’aiuto di Batman, Superman e Batwoman.

Un giorno, correndo con la sua super tuta in una delle sue avventure da Flash, si rende conto che può correre talmente veloce da viaggiare nel tempo. Il suo primo pensiero è scontato: tornare indietro e salvare la sua famiglia, partendo da sua madre. Anche se Batman lo mette in guardia, lui decide di farlo lo stesso, alterando la tempolinea e scatenando paradossi e mondi paralleli sorprendenti.

The Flash la recensione, gli easter egg come distrazione

Mettiamo subito le carte in tavola. The Flash non è un film brutto. Non siamo di fronte a Morbius, per intenderci. Da qui a essere un bel film, però, ce ne passa. La sceneggiatura è complicata e bucherellata, manchevole. Per far fronte a questo difetto strutturale profondo, riempie la vista di scene d’azione lunghe e vivaci (riuscite), effetti speciali (riusciti un po’ meno), easter egg a profusione e l’interpretazione istrionica di Ezra Miller, che interpreta dalle due alle tre (no spoiler) versioni di Barry.

Lasciando assolutamente da parte il discorso infinito sull’attore e personaggio Ezra Miller, che ci farebbe scivolare in una diatriba lunga e poco produttiva, esaminiamo due degli elementi di questa lista. Numero uno. Gli effetti speciali. Sono troppi e sono impacciati. Sembra di guardare un film dei Looney Tunes. Il tono costantemente ironico e grottesco, da questo punto di vista, non aiuta, e pur essendo in un paio di momenti particolarmente riuscito, leva attivamente pathos alle scene che sulla carta dovrebbero essere emozionanti e commoventi. Ci si aspetta sempre di veder spuntare un enorme martello di legno cartoon. Numero due. Gli easter egg. I vecchi Batman, le battute pensate apposta per chi ha visto tutti i film precedenti. Questo film ne è pieno, ma sono talmente plateali e urlati che, più che per fare l’occhiolino allo spettatore, sembrano messi lì per distrarre dai difetti della pellicola. Inoltre, siamo sicuri che colgano il segno, considerando che il tono generale fa sembrare The Flash un film per bambini e che questi riferimenti invece sono da millennial almeno?

Il cast

Ezra Miller interpreta Barry Allen, e dunque The Flash (in tutte le sue versioni). Sasha Calle è Kara Zor-El, o Supergirl. Michael Shannon è il Generale Zod, che vuole distruggere la terra. Ron Livingston è Henry Allen, il padre di Barry ingiustamente in carcere per l’omicidio della madre di Flash, che invece è interpretata da Maribel Verdú. Infine, Kiersey Clemons è Iris West.

The Flash, recensione di un casino ruffiano (al cinema)

La recensione

Mettiamo subito le carte in tavola. The Flash non è un film brutto. Non siamo di fronte a Morbius, per intenderci. Da qui a essere un bel film, però, ce ne passa. La sceneggiatura è complicata e bucherellata, manchevole. Per far fronte a questo difetto strutturale profondo, riempie la vista di scene d’azione lunghe e vivaci (riuscite), effetti speciali (riusciti un po’ meno), easter egg a profusione e l’interpretazione istrionica di Ezra Miller, che interpreta dalle due alle tre (no spoiler) versioni di Barry.

Voto:

5.5/10
5.5/10