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The Hanging Sun, la recensione: su Sky un film freddo e silenzioso con Alessandro Borghi

The Hanging Sun

The Hanging Sun – Sole di mezzanotte è il film Sky Original diretto da Francesco Carrozzini che dal 12 dicembre è in esclusiva su Sky Cinema e in streaming solo su NOW. Tratto dal romanzo Sole di mezzanotte di Jo Nesbø, questo film si presenta come thriller noir, ma nella realtà più che di un thriller (le scene di azione sono pochissime, brevissime e non costruiscono nulla a livello di trama) si tratta di un film drammatico, leggermente tensivo, di impronta psicologica.

È scritto da Stefano Bises e la fotografia è di Nicolaj Bruel. É stato presentato come film di chiusura della 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Si tratta di una coproduzione italo-britannica, prodotta da Sky Studios, Cattleya e Groenlandia. Il distributore internazionale è NBCUniversal Global Distribution per conto di Sky Studios.

The Hanging Sun la recensione: una storia fatta di silenzi

John sta fuggendo. Non si capisce bene da cosa, né tantomeno perché. C’entrano un padre e un fratello e un passato triste, vissuto nella chiusura e nell’imposizione di una violenza che da sempre tenta di rifuggire. In questa sua corsa, disperata ma non troppo, finisce in un villaggio isolato, nella foresta dell’estremo nord. Un villaggio chiuso, chiusissimo, che più chiuso non si può, in cui chiunque venga da fuori è considerato un peccatore malvagio da allontanare al piano presto possibile, in cui tutti gli istinti vengono soffocati in nome di un’aderenza totale ed estremista alle norme della religione.

Si imbatte in una donna che ha una storia infelice quanto la sua, Lea. Marito violento e figlio dolcissimo, padre soffocante che è anche la guida spirituale di tutta la piccola comunità. Le loro storie si intrecciano, opposte ma identiche, segnate dal silenzio e dalla violenza. Entrambi decideranno di mettere un punto finale alla loro infelicità.

Questo è un film estremamente silenzioso, per niente d’azione. Tutto quello che accade accade fuori dallo schermo, nei silenzi e nelle vedute sterminate di un Nord Europa glaciale (da tutti i punti di vista) e deserto, dietro i muri. Nel farlo, però, manca in capacità di coinvolgere lo spettatore: quello che rimane è un film tiepido, che si allunga ma non raggiunge il suo scopo.

La cosa più interessante e riuscita di The Hanging Sun, quella che provoca reazioni, quella che cerca di turbare riuscendoci è la rappresentazione di questa comunità piccola e ipocrita, soffocata e soffocante, repressa all’osso, in cui nessuno parla e nessuno agisce, in cui tutto è delegato all’azione di questo Dio terrorizzante che deve risolvere tutto, anche le ingiustizie che vengono così giudiziosamente tollerate dal vicino, come nella peggior famiglia piccolo borghese di qualsiasi provincia o quartiere. I panni sporchi si lavano in cielo. Lea decide di ribellarsi, ma anche questo le si ritorce contro. La soluzione che sceglie è l’unica possibile, l’unica che può rompere il ciclo. Voto 6

Il trailer

Il cast

Alessandro Borghi è il tenebroso John, che sta scappando dalla violenza e dalla sua famiglia adottiva nel cast di The Hanging Sun. Jessica Brown Findlay è Lea, che in comune con John suo malgrado ha moltissimo. Sam Spruell interpreta i terribili gemelli Aaron e Nicholas, che tengono sotto scacco Lea. Frederick Schmidt è Michael, Raphael Vicas è il piccolo Caleb. Charles Dance, di Game of Thrones memoria, è Jacob.