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The portable door, su Sky un fantasy che non è né carne né pesce – La recensione

Arriva in esclusiva su Sky il film targato Sky Original The portable door, dall’8 aprile alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming solo su NOW e disponibile on demand. Diretto da Jeffrey Walker, The Portable Door è un adattamento della popolare serie fantasy in sette libri di Tom Holt, è prodotto da Blanca Lista e Todd Fellman con The Jim Henson Company e Story Bridge Films. Nonostante il cast promettente e l’origine letteraria, The Portable Door fa fatica a decollare, rimanendo un po’ a mezz’aria, nel purgatorio dei film fantasy, nè carne nè pesce.

The Portable Door, una storia magica

Paul Carpenter è un ragazzo giovane e squattrinato, che cerca disperatamente lavoro. Un giorno, mentre fa la fila per fare un colloquio in un caffè, viene distratto e portato in un’azienda misteriosa per fare un altro colloquio. Non capisce bene cosa stia succedendo, ma passa il colloquio e entra a lavorare nella misteriosa J.W. Wells & Co, che mescola antiche pratiche magiche e moderne tecniche aziendali per fabbricare coincidenze, fare conoscere persone e causare connessioni umane.

Paul si trova coinvolto in un flusso di lavoro che non conosce e non comprende, scopre di avere poteri sovrannaturali, si prende una cotta per la collega Sophie e il capo supremo, Humphrey Wells, gli dà un compito speciale e segretissimo. Paul e Sophie, con la Portable Door, intraprenderanno viaggi fantastici, ma presto saranno richiamati al dovere dal controverso capo.

The Portable Door, un film così così

Personaggi interessanti ma poco carismatici, vicenda appassionante ma solo un po’. Anche gli spunti, che potrebbero essere attualizzabili e proiettati sulla questione dei social e del controllo delle masse attraverso di essi e attraverso notizie e dati piazzati abilmente a manipolare le fasce più deboli della popolazione a fini politici o economici, non vengono sviscerati a fondo. Ne rimane un film ok, e basta. Senza guizzi, senza effetti speciali, senza magia (e ce ne vuole, visto che si tratta di un film sulla magia e sul controllo). Un’occasione sprecata, troppo poco spettacolare per essere adatto a un pubblico di bambini, troppo superficiale per un pubblico di adulti.

Il cast

Christoph Waltz è Humphrey Wells, super capo dell’azienda magica che ha un piano non esattamente trasparente per utilizzare i poteri e le capacità dei suoi dipendenti. Sam Neill è Dennis Tanner, il suo secondo. Patrick Gibson è Paul Carpenter, lo stagista squattrinato. Sophie Wilde è Sophie Pentigel, molto più brillante di lui, che sente che qualcosa in lei, da quando ha iniziato il lavoro, non va. Miranda Otto è Countess Judy, Rachel House è Nienke Van Spee e Jessica De Gouw interpreta Rosie Tanner.

The portable door, su Sky un fantasy che non è né carne né pesce

La recensione

Personaggi interessanti ma poco carismatici, vicenda appassionante ma solo un po’. Anche gli spunti, che potrebbero essere attualizzabili e proiettati sulla questione dei social e del controllo delle masse attraverso di essi e attraverso notizie e dati poaiazzati abilmente a manipolare le fasce più deboli della popolazione a fini politici o economici, non vengono sviscerati a fondo. Ne rimane un film ok, e basta.

Voto:

6/10
6/10