Dituttounpop > Cinema > Tramite amicizia, il buco nell’acqua di Alessandro Siani – La recensione

Tramite amicizia, il buco nell’acqua di Alessandro Siani – La recensione

Alessandro Siani torna al cinema e presenta il film sul palco del Festival di Sanremo. Tramite Amicizia, il nuovo film di Siani, arriva nelle sale cinematografiche il 14 febbraio, appena in tempo per San Valentino, anche se questa volta il focus non è sull’amore ma, come suggerisce il titolo, sull’amicizia. É distribuito da 01 Distribution, è diretto e sceneggiato dallo stesso Siani e prodotto da Italian International Film con Rai Cinema. Siani fa Siani, scrive e dirige Siani, il risultato è Siani. Se vi piace il personaggio, assolutamente per voi. Altrimenti non siamo così sicuri che valga un viaggio al cinema.

Tramite amicizia, una storia così così

Lorenzo è un imprenditore furbissimo ed è lui al centro della trama di Tramite amicizia. Ha capito che, per avere un’agenzia di successo, deve monetizzare sul disperato bisogno di amicizia delle persone. In poche parole, si fa pagare per essergli amico, per consigliargli che vestiti comprare, come tirare pugni e come superare una brutta rottura amorosa. Tutto regolare, eh, tramite contratto. Tra i suoi clienti: una dona molto ricca e insicura, un vecchino speranzoso, un pugile e un ragazzo con tendenze suicide.

Neanche a dirlo, inoltre, Lorenzo ha una visione dell’umanità cinica e amara, si considera un “single di carattere”. Vive con la zia e la famiglia del cugino. Proprio il cugino sta rischiando di perdere il lavoro perché il suo capo, un imprenditore depresso, vuole vendere l’azienda di famiglia. La soluzione è chiara davanti agli occhi di tutti: Lorenzo deve diventargli amico e impedire la vendita.

Lo scaltro e cinico protagonista, però, ha anche una coscienza, e inizialmente non si sente a suo agio a offrire i suoi servigi a una persona inconsapevole. Alla fine viene convinto. Nel gioco si inserisce ben presto anche Maya, una ragazza senza obiettivi ma molto furba e molto bella, che vive di espedienti e che per sgraffignare qualche soldo a destra e a manca farebbe quasi di tutto. Le cose succedono, le situazioni si sviluppano. Come finirà?

Siani il cerchiobottista e la morale di Tramite Amicizia

Come finirà lo sappiamo tutti. Nella maniera prevedibile in cui questo genere di commedie finiscono. E vabbè. Il problema vero è che a volte, quando i comici decidono di voler fare cinema, i film più che lungometraggi finiscono per sembrare un insieme di sketch incollati l’uno all’altro che seguono più o meno la stessa storia di fondo. Tramite amicizia non fa eccezione. La sceneggiatura fa acqua da tutte le parti, le battute sono banali, già sentite. Siani riempie tutto con la sua presenza totalizzante. É un film fatto per farlo brillare, eppure fallisce anche in questo.

Il risultato è una storia dalla morale retorica e cerchiobottista, che mette nel miscuglio qualsiasi cosa (dal body shaming al poliamore passando per il reddito di cittadinanza, la lotta operai-imprenditori e i Carabinieri incompetenti, ma perché), che salva tutti e che si perde totalmente nella banalità. Una storia slegata dalla realtà sia dal punto di vista dei personaggi che dal punto di vista dei linguaggi. Lorenzo e Maya, rispettivamente Siani e Matilde Gioli, non hanno niente in comune a parte la furbizia e certamente non brillano per chimica. Punto positivo Max Tortora, in formissima e a tratti anche divertente. Evviva.

Il trailer

Il cast

Alessandro Siani è Lorenzo, imprenditore cinico e sprezzante che basa la sua carriera sulla sua capacità di piacere alle persone e di dirgli sempre quello che vogliono sentirsi dire. Matilde Gioli è Maya, ribelle truffaldina che cerca qualcuno che la sistemi a vita senza farla lavorare. Max Tortora è Alberto, imprenditore triste che vuole vendere tutto e che non vede la luce alla fine del tunnel. Maria Di Biase è Filomena, cugina pasticciona che vuole aiutare Lorenzo.

La recensione

La sceneggiatura fa acqua da tutte le parti, le battute sono banali, già sentite. Siani riempie tutto con la sua presenza totalizzante. Tramite amicizia è un film fatto per farlo brillare, eppure fallisce anche in questo. Il risultato è una storia dalla morale retorica e cerchiobottista, che mette nel miscuglio qualsiasi cosa e che si perde totalmente nella banalità.

Voto:

4.5/10
4.5/10