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Tyler Rake 2, un eroe oscuro per la famiglia – La recensione del film su Netflix

Tyler Rake 2 è il film su Netflix dal 16 giugno. Anche in un genere considerato “basso” e di intrattenimento come quello dei film d’azione, ci sono delle tendenze. Ultimamente, ad esempio, vanno di moda i film d’azione esagerati, ironici, kitsch, che sembrano videogiochi. Sopravvivono però i film d’azione “classici”, un po’ démodé, anni 90, pieni di scene di sparatorie e con un eroe burbero e silenzioso dal passato dolorosissimo. Tyler Rake 2 (titolo originale Extraction 2), sequel del film del 2020, appartiene a questo filone, ma lo trasporta nella contemporaneità.

Diretto da Sam Hargrave, il film è prodotto da AGBO di Joe e Anthony Russo con sceneggiatura di Joe Russo. Il primo film era ispirato alla graphic novel “Ciudad” di Ande Parks, da una storia di Ande Parks, Joe e Anthony Russo con illustrazioni di Fernando León González, questo secondo continua la storia, affiancando al viaggio dentro se stesso del protagonista un nuovo caso e una nuova “estrazione” difficilissima e pericolosa. É disponibile su Netflix dal 16 giugno, e siamo sicuri che entrerà nella Top Ten.

Tyler Rake, trama nuova, argomenti uguali

Alla fine del primo film di quello che ormai è un franchise, avevamo lasciato Tyler Rake più morto che vivo, in un fiume. Adesso, lo troviamo più o meno guarito, a dover affrontare un incarico simile a quello del primo film, ma con una complicazione: a chiedere di essere “estratta” è la sorella della sua ex moglie, che è confinata con i suoi figli in una prigione georgiana a causa del marito, capo della criminalità di tutto il paese.

In questa missione, che è praticamente un suicidio, verrà assistito da Nik e dal fratello di lei Yaz. Oltre alla forza, all’astuzia e all’abilità di operare una varietà impressionante di armi da fuoco, Tyler dovrà sfruttare anche le sue nascoste abilità di empatia, e dovrà trovare dentro di sé la forza di superare il suo trauma e la sua perdita.

Tyler Rake 2, meglio del primo

A volte, un film non è esattamente di nostro gusto. A volte, bisogna andare oltre il nostro gusto e, per valutarlo, chiedersi se rispetta le premesse. Tyler Rake 2 è un capolavoro, per quanto riguarda il rispetto delle sue premesse. Anche più del primo. Le lunghissime scene d’azione sono ancora lì, ma hanno un briciolo di inventiva e tengono attaccati allo schermo. Tyler è cresciuto come protagonista, e non ha più voglia di morire. Ritornano dei temi fondamentali: la famiglia, il passato, la morte di una persona cara, il trauma, l’abbandono, la fuga e la paura, il coraggio e il dialogo, i figli in quanto bambini.

Nei film di Tyler Rake ci sono sempre dei bambini, dei pre-adolescenti che devono fare i conti con le azioni dei padri e con cui Tyler si relaziona in maniera burbera prima, quasi paterna poi. Come se fossero un riflesso di quello da cui lui è scappato e che ha perso per sempre. Un altro tema interessante è quello della psiche maschile, schiacciata dalla tensione a fare e a risolvere e che, quando si trova di fronte a qualcosa su cui non può agire, decide di rifugiarsi nella solitudine, nel silenzio, nell’alcol. Per essere un film d’azione cruento e sanguinoso, e pur rimanendo un film d’azione classico, Tyler Rake 2 è anche sensibile ed emozionante, molto contemporaneo. Evviva!

Il cast

Chris Hemsworth, che sembra starsi divertendo un sacco in questo ruolo, è naturalmente l’unico e solo Tyler Rake, mercenario leggendario senza cuore ecc ecc. Ad accompagnarlo nelle missioni c’è Nik, interpretata da Golshifteh Farahani. Tra i due sta nascendo qualcosa, ma hanno affrontato troppe perdite per rendersene conto. Adam Bessa è Yaz, fratello di Nik. Nel cast anche Olga Kurylenko (Mia), Tinatin Dalakishvili (Ketevan) e Andro Jafaridze (Sandro).

Tyler Rake 2, un eroe oscuro per la famiglia - La recensione del film su Netflix

La recensione

A volte, un film non è esattamente di nostro gusto. A volte, bisogna andare oltre il nostro gusto e, per valutarlo, chiedersi se rispetta le premesse. Tyler Rake 2 è un capolavoro, per quanto riguarda il rispetto delle sue premesse. Anche più del primo. Le lunghissime scene d’azione sono ancora lì, ma hanno un briciolo di inventiva e tengono attaccati allo schermo. Tyler è cresciuto come protagonista, e non ha più voglia di morire. Ritornano dei temi fondamentali: la famiglia, il passato, la morte di una persona cara, il trauma, l’abbandono, la fuga e la paura, il coraggio e il dialogo, i figli in quanto bambini.

Voto:

6.5/10
6.5/10