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Un fantasma in casa, l’ET della nuova generazione è su Netflix – La recensione

Un Fantasma in casa è il nuovo film su Netflix, un “horror” familiare che diverte e conquista. Il 7 dicembre 1982 usciva nelle sale cinematografiche italiane E.T., segnando per sempre un’intera generazione (ma forse pure due o tre) di bambini e ragazzini. Non pretendiamo che un fenomeno per ragazzi come quello di E.T., che da allora è stato infinitamente ripreso, citato, parodiato e usato come punto di riferimento sia perfettamente riproducibile, quello che stiamo dicendo è che Un fantasma in casa, titolo originale We Have a Ghost, ci va parecchio vicino.

Almeno nelle intenzioni e nell’effetto sul pubblico, in questo caso noi. La pellicola è un film familiare mascherato da horror, diretto da Christopher Landon e da Landon stesso adattato da un racconto breve del 2017 scritto da Geoff Manaugh e intitolato semplicemente “Ernest”. É prodotta da Legendary Entertainment e Temple Hill Entertainment ed è disponibile su Netflix dal 24 febbraio. Dato il cast, siamo abbastanza sicuri che si ritaglierà un posticino nella Top Ten di Netflix, e in realtà ci speriamo pure.

Un fantasma in casa, una storia di famiglia

Una famiglia di quattro persone si trasferisce in una casa senza sapere che questa casa ha una brutta reputazione. É infatti infestata. La trama di un fantasma in casa parte da qui. La famiglia non sta vivendo un bel momento, e i due figli maschi, soprattutto il minore, Kevin, dà la colpa della loro vita instabile a inseguire il lavoro e l’ultima opportunità economica al padre, Frank. La tensione tra loro due è alle stelle, e Kevin la risolve chiudendosi sempre di più in se stesso. Un giorno, nella cantina della nuova casa, trova un fantasma, Ernest. Ernest cerca di spaventarlo, ma Kevin non prova timore, lo riprende con il telefono e poi inizia a chiedergli chi è e perché si trova lì.

Immediatamente tra i due, anche se il fantasma non può parlare e non si ricorda nulla della sua vita terrena, si crea un legame molto forte, e Kevin decide di aiutarlo a ricordare e, forse, liberarlo dal limbo in cui si trova. Quando il padre scopre del fantasma decide di sfruttarlo per diventare ricco e famoso tramite la condivisione di video dell’attività paranormale, il governo viene coinvolto e le cose vanno molto male molto in fretta, in un turbinio di scoperte sconvolgenti e fughe rocambolesche.

Un film più profondo e commovente di quello che sembra

Un fantasma in casa è un film commovente ma mai retorico, delicato e ben recitato (David Harbour nel ruolo del fantasma anni 70 silente ma molto sofferente è un piacere da guardare), efficace e carino. Sì, carino. Non sarà l’aggettivo giusto per parlare di un film, ma in questo caso è perfetto, ed è un complimento. Questa pellicola, infatti, si nasconde dietro a delle velleità horror e di commedia e, zitta zitta, in maniera molto dolce e malinconica, ci mette davanti delle famiglie, delle persone, dei padri e dei figli, delle vite perdute. Kevin e il padre, pur vivendo insieme, si sono allontanati.

Altri padri non hanno avuto la fortuna di crescere i loro figli, e possono solo pensare a come sarebbero stati. La sottotrama di azione funziona tanto quanto quella familiare, è funzionale all’intrattenimento ma, malgrado quelle che sembrano le intenzioni del film, rimane sullo sfondo. É sempre un piacere vedere Tig Notaro, ma nulla può a livello di incisività contro l’impotenza del fantasma senza memoria, addolorato senza saperne il motivo, che scopre cosa è successo e realizza in un secondo cosa avrebbe potuto avere se solo la crudeltà non avesse deciso al posto suo. Non fatevi però ingannare dai nostri toni drammatici, in ultima analisi la forza di Un fantasma in casa sta proprio in questa profondità non calcata, nel suo insinuare malinconia senza infierire, nella sua estrema dolcezza. Consigliatissimo.

Il trailer in lingua originale

Il cast

David Harbour è Ernest, il fantasma senza memoria. Un personaggio che non parla ma che comunica moltissimo. Jahi Di’Allo Winston è Kevin, anima a lui affine che decide immediatamente di aiutarlo contro tutto e contro tutti. Anthony Mackie è Frank, padre un po’ distratto e scapestrato che inizia a fare le scelte giuste quando è troppo tardi.
Tig Notaro è un’agente governativa che si occupa di fantasmi. Jennifer Coolidge è una medium televisiva e Isabella Russo è Joy, la vicina di Kevin che aiuterà il ragazzo e il fantasma nella loro ricerca della verità.

La recensione

Un fantasma in casa è un film commovente ma mai retorico, delicato e ben recitato (David Harbour nel ruolo del fantasma anni 70 silente ma molto sofferente è un piacere da guardare), efficace e carino. Sì, carino. Non sarà l’aggettivo giusto per parlare di un film, ma in questo caso è perfetto, ed è un complimento.

Voto:

8/10
8/10