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Vitalia – Alle Origini della festa su Rai 2 le storie di stasera venerdì 6 maggio

Vitalia – Alle origini della festa stasera venerdì 6 maggio su Rai 2 in seconda serata

Vitalia – Alle origini della festa torna con la seconda stagione da questa sera venerdì 6 maggio alle 23:45 per portarci all’interno delle tradizioni del nostro paese. Condotto da Alessandro Giuli, il programma vuole raccontare l’Italia e il nostro immenso patrimonio culturale a partire dalle sue manifestazioni popolari legate al sacro.

Il programma vuole essere una chiave di lettura alternativa delle profonde radici delle manifestazioni popolari legati ai culti e ai riti dell’Italia antica. Un viaggio tra indagini storiche, contatto con i custodi delle tradizioni locali e la valorizzazione delle sopravvivenze folcloriche e il recupero del repertorio etno-antropologico conservato negli archivi della Rai. In ogni puntata il tema è legato a una festa comunitaria, che il conduttore lancia dai luoghi della romanità antica e che si sviluppa nei siti archeologici dell’Italia pre-romana, in un intreccio tra celebrazione identitaria del presente e liturgia della memoria che ritroverà sempre a Roma la propria sintesi conclusiva.

La festa della prima puntata

Nella prima puntata di Vitalia Alessandro Giuli, venerdì 6 maggio alle 23:45, ci porta alle origini del Carnevale. Il viaggio parte da Pompei dove le maschere e il loro valore simbolico sono protagoniste sui muri delle ricche domus pompeiane, rimandando al rito orgiastico di Dioniso.

Maschere fuligginose, pelli di pecora e campanacci percorrono il carnevale di Mamoiada in Sardegna, sono i Mamuthones protagonisti del carnevale che tuttavia sin dall’Età del Bronzo, erano mute protettrici della comunità preistoriche della Sardegna: qualche giorno prima dell’attuale carnevale, infatti, fa presiedevano alla festa del Fuoco. Reminiscenze millenarie che sopravvivono nelle persone del luogo, che Alessandro Giuli intervisterà in quanto veri e propri genius loci, impegnati ancora oggi ad intagliare maschere e coltelli che tramandano lo spirito antico del rito.

Il conduttore percorrerà la Sardegna e la sua millenaria storia di culti, tra le Domus de Janas, la casa delle fate, alla scoperta del culto del Toro, per poi giungere al villaggio-santuario nuragico di Serra Orrios e alle camere mortuarie di S’Ena e Thomes, tombe di dei o forse di giganti, passando per Ottana e il suo carnevale, in Barbagia. Per poi tornare alla Villa dei Misteri a Pompei dove circondato da un sontuoso ciclo di affreschi, svelerà il significato occulto di travestimenti e maschere.