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A Casa Tutti Bene 2: distruzione e ricostruzione di una famiglia secondo Muccino

A Casa Tutti Bene 2 è disponibile su Sky Serie e in streaming su NOW. Otto nuovi episodi della serie tratta dal film di Gabriele Muccino che aveva sempre immaginato di trasformare in una serie tv perchè con la serie tv puoi esplorare maggiormente i diversi personaggi, come ha sempre dichiarato il regista. Una piccola grande verità che vale ancora di più per i family drama.

La serie incarna quell’anima più popolare delle produzioni Sky, che la avvicinano ai melodrammi della generalista ma con un occhio sempre attento alla qualità. In fondo il cinema di Muccino è nazional-popolare fin dalle origini e i temi familiari, soprattutto declinati in chiave italiana, sono l’elemento più pop possibile immaginabile. La famiglia è il nucleo da cui tutto nasce e che tutto distrugge. E i Ristuccia-Mariani sono l’emblema dell’italica famiglia che tutto risucchia, controlla, senza lasciare spazio di vivere alle individualità di ciascuno.

A Casa Tutti Bene 2 la recensione

La seconda stagione di A Casa Tutti Bene fa un passo in avanti notevole rispetto alla prima eliminando l’elemento più trash ma lasciandolo come sfondo e spunto di tutto il racconto. Gli orribili flashback che hanno costellato la prima stagione spariscono. Il mistero è stato svelato, il cadavere dissotterrato. La miccia per l’esplosione famigliare è stata accesa e tutto è esploso.

I diversi membri della famiglia devono vivere sulla scia delle conseguenze delle azioni e delle decisioni prese. Oltre al segreto del cadavere nella casa ad Ansedonia anche la scelta di denunciare gli Abbattista ha conseguenze su tutta la stagione e su tutta la famiglia. Inoltre la serie assume sempre di più i contorni di una prime time soap americana, tra trame familiari, amori, tradimenti, frequentazioni, rabbia, gioia.

L‘esplosione della famiglia provoca però una frammentazione eccessiva delle storie. La famiglia è fin troppo separata, mancano quelle scene collettive che hanno rappresentato la forza della serie. E non è un caso se i momenti migliori anche di questa seconda stagione, sono quelli al ristorante in cui c’è più movimento e una frenesia più costruttiva rispetto a quella emotiva che domina le scene della serie. Le singole storie dei diversi personaggi faticano a ingranare realmente, lo spettatore corre il rischio di perdersi tra dinamiche spesso solo accennate e poi riprese successivamente. Altre decisioni poi appaiono forzate e innaturali, mentre la serie ha dimostrato di vivere meglio quando la verità prevale sull’artifizio.

La frammentazione non aiuta a creare quel giusto carico emotivo che dovrebbe accompagnare le diverse sfuriate dei personaggi. A Casa Tutti Bene ha un cuore ben chiaro, che risiede nella voglia di distruggere le fondamenta dell’istituzione familiare, luogo di sofferenze e delusioni, ribadendo, al tempo stesso, come sia l’unica ancora di salvezza dell’essere umano. Proprio per questo è l’ambiente che vive di emozioni forti, perchè la famiglia tutto accetta e tutto comprende, uniti dal vincolo eterno dell’amore.

A casa tutti bene

Summary

Libera dagli orribili flashback della prima stagione, A Casa Tutti Bene 2, parte sulla scia degli eventi della prima stagione per proseguire nell’opera di distruzione della famiglia, buco nero che tutto risucchia ma anche impossibile da mollare, uniti da un vincolo affettivo chiamato amore. La serie incarna lo spirito nazional-popolare in chiave mucciniana e sky.

Voto:

6.5/10
6.5/10