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A Casa tutti Bene – La serie, il nazional popolare secondo Sky (e Muccino)

Una lunghissima canzone di Jovanotti realizzata per la serie tv, accompagna A Casa Tutti Bene – La serie adattamento a puntate dell’omonimo film di Gabriele Muccino realizzato dallo stesso regista anche sceneggiatore con, tra gli altri, Barbara Petronio (esperta del genere da Suburra, Diavoli, Alfredino) fondamentale per trasformare in modalità episodica le vicende delle famiglie Ristuccia e Mariani. La prima stagione di A Casa Tutti Bene è composta da 8 episodi rilasciati due a settimana usciti a dicembre 2021 su Sky e ad aprile 2023 su Tv8 (in attesa della seconda stagione a maggio su Sky).

A Casa Tutti Bene – La serie, la scheda

Un’esplosione Mucciniana “made in USA”

Gabriele Muccino nel corso della sua lunga carriera è stato in grado di creare un suo stile ben definito e riconoscibile, che potrà più o meno piacere, ma che è una sua cifra caratteristica. A Casa Tutti Bene – La serie non è naturalmente da meno e per questo chi non ne ama lo stile farebbe bene a tenersi alla larga.

A Casa Tutti Bene è una serie tv mucciniana fin nel profondo passata per lo studio del family drama americano. La prima serie tv di Gabriele Muccino è così perfettamente integrata al canale Sky Serie, lanciato lo scorso aprile, l’anima più “nazional-popolare” della serialità Sky. A Casa Tutti Bene ha il merito di mostrare che una serie tv può essere popolare senza che questo ne diventi un limite, può esser curata nella forma senza per questo diventare elitaria.

La guida ai personaggi di A Casa Tutti Bene

Per farlo, pesca a piene mani dall’immaginario della migliore tv generalista americana, da This is Us a Brothers & Sisters, prendendo spunti, provando a ricrearne quel mix tra leggerezza – dramma e mistero. Perchè ad arricchire la versione seriale di A Casa Tutti Bene da oggi su Sky e NOW in streaming, c’è una componente “gialla”. Qualcosa è successo nel passato dei Ristuccia e dei Mariani. Un evento gestito dalle due donne di famiglia Alba (Laura Morante), la moglie di Pietro e Maria (Paola Sotgiu) sorella di Pietro, che ha sconvolto gli equilibri di famiglia. Questi flashback sono però, purtroppo, l’elemento peggiore e francamente imbarazzante di tutta la serie tv.

L’inserimento dei flashback all’interno del racconto risulta poco fluido e integrato rispetto al resto. Come se fossero elementi calati dall’alto forzatamente piuttosto che veicolati in modo funzionale alla storia. L’effetto patinato del ricordo, necessario per ringiovanire di anche quarant’anni Morante e Sotgiu è reso in modo fin troppo amatoriale. Sembrano realizzati con i filtri Instagram che ringiovaniscono le persone. Obiettivamente non si capisce perchè non siano state scelte due attrici diverse e più giovani. Usando nomi e riferimenti non sarebbe stato così complesso per lo spettatore identificarle.

A Casa Tutti Bene un family drama popolare

I germi di un’idea di serialità c’erano tutti nel film A Casa Tutti Bene, come riconosciuto dallo stesso regista. Le vicende intrecciate di una famiglia profondamente italiana, ricca di storie e personalità diverse, è l’ideale per una suddivisione episodica. La famiglia è quel mondo in cui si soffre e si ama insieme, in cui le diversità scompaiono nella ricerca perenne della felicità. Peccato che spesso questa sembra non arrivare mai, soprattutto quando sono i segreti a soffocare l’amore.

La famiglia è un luogo imperfetto così come è imperfetta la serie tv, piena di quegli eccessi che spesso incarnano la filmografia di Gabriele Muccino. Alcune parti funzionano meglio (su tutte le scene di gruppo da quelle al ristorante a quelle alla casa al mare) altre peggio (tutta la vicenda di Paolo con il figlio per quanto centrale appare debole e troppo forzata nella ricerca di una linea narrativa alternativa rispetto alla principale), complessivamente A Casa Tutti bene funziona e dimostra che la serialità italiana può essere popolare ed esportabile senza essere banale. Sky dopo aver costruito l’immaginario della serialità d’autore all’italiana, prova ora a “nobilitare” la fiction, allontanando l’onta negativa dalla parola “popolare”.

A Casa Tutti Bene gioca così in un “campionato” diverso e non a caso è rilasciata da Sky Serie non da Sky Atlantic. Proseguendo la metafora calcistica il suo girone non è quello di Gomorra o Succession ma quello di This is Us, Ridatemi Mia Moglie. Voto 6.5

A Casa Tutti Bene è da vedere se…

… vi piacciono i film di Gabriele Muccino, se avete visto serie tv come Parenthood, Brothers and Sisters e in generale i family drama sia stranieri che italiani (Una Grande Famiglia per esempio). Per scoprire altre serie tv da vedere simili c’è l’app gratuita dei nostri partner TV Tips. Divertirvi a cercare il vostro nuovo amore seriale potete sfruttare la funzione “match” per trovare nuove serie: scarica l’app, il tuo prossimo amore seriale ti aspetta.

A Casa tutti bene

Summary

A Casa Tutti Bene è una serie tv mucciniana fin nel profondo passata per lo studio del family drama americano. Complessivamente funziona e dimostra che la serialità italiana può essere popolare ed esportabile senza essere banale. Sky dopo aver costruito l’immaginario della serialità d’autore all’italiana, prova ora a “nobilitare” la fiction, allontanando l’onta negativa dalla parola “popolare”.

Voto:

6.5/10
6.5/10
A Casa Tutti bene - La serie la recensione della serie tv di Gabriele Muccino su Sky, è da vedere? pregi e difetti delle puntateA Casa tutti Bene - La serie, il nazional popolare secondo Sky (e Muccino)