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Blocco 181 le dichiarazioni di Salmo e del cast, Sky conferma la seconda stagione

Blocco 181 la presentazione della serie tv Sky Original dal 20 maggio su Sky Atlantic e NOW in streaming

Sky presenta Blocco 181 la nuova serie tv Original, prima produzione in-house di Sky Studios per l’Italia prodotta con TapelessFilm e Red Joint Film. Alla conferenza stampa di presentazione della serie hanno partecipato Nils Hartmann (EVP Sky Studios Italy and Germany e ideatore della serie), Antonella d’Errico (EVP Programming Sky Italia), i registi Giuseppe Capotondi, Ciro Visco e Matteo Bonifazio, lo sceneggiatore Paolo Vari, il produttore creativo e musicale nonché attore Salmo e i protagonisti Laura Osma, Alessandro Piavani, Andrea Dodero, Alessandro Tedeschi, Alessio Praticò.

La serie Blocco 181 ci porta nella periferia di Milano, nei palazzoni abbandonati fuori dal centro, controllati dalla criminalità, in cui si scontrano italiani e sudamericani e in cui vivono Mahdi e Bea, che appartengono a due realtà diverse ma si uniscono grazie a Ludo, borghese in cerca di “vita” in periferia. Amico di Mahdi, incontra Bea in un locale e ne nascerà un intenso e imprevedibile triangolo amoroso.

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Blocco 181 le dichiarazioni, le parole di Salmo

Nils Hartmann: un progetto “cucinato in casa” ancor più di altre volte, l’idea era raccontare la Milano multietnica e abbiamo chiesto a due gruppi autoriali di lavorare a una bella storia d’amore alla “Romeo e Giulietta” e a una crime sui gruppi multi-etnici a Milano. Il primo gruppo è tornato con l’idea Giulietta – Romeo/Romeo e ci è subito piaciuto. In quel periodo Salmo mi aveva dato il 2 di picche per X Factor ma siamo rimasti in contatto ed è nata l’idea di una sua collaborazione, realizzando la colonna sonora da cui è nato anche un disco.
La seconda stagione ci sarà e speriamo di far tornare anche Salmo.

Antonella D’Errico: per Sky questa è la prima “in-house”, un progetto così “diverso”. Un racconto che unisce criminalità e storia d’amore. Interessante come Salmo con una personalità dirompente ha aderito. E poi si racconta una Milano diversa con periferie in subbuglio poco legate all’immaginario di Milano. Distribuita da NBCUniversal in tutto il mondo, proiettata a livello internazionale.

Giuseppe Capotondi: non c’è alcuna intenzione documentaristica o neorealista ma raccontare una favola “oscura” verosimile ma non vera. Lo stesso titolo il 181 è un civico di via Giambellino che non c’è più è stato demolito, proprio per non dare elementi concreti.

Ciro Visco: coesistono una serie di realtà che non permettono una categorizzazione, riesce a legarsi al momento in cui lo spettatore si trova. I personaggi si muovono tutti attraverso forme d’amore anche verso il quartiere, la famiglia. La criminalità non è l’unico motore. La serie è costruita intorno al modo in cui i personaggi si rapportano agli altri.

Paolo Vari: dallo spunto siamo partiti facendo un’analisi nella realtà, incontrando gente, nei quartieri. Quello spunto ci ha dato una grande originalità.

Laura Osma: racconto che mi hanno chiamato faccio il provino e dopo 2 giorni vengo subito richiamata e in piena pandemia mi invitano in Italia, ho pensato che ci fosse qualcosa di strano, pensavo fosse una truffa. Sono arrivata ho incontrato tutti ed è stato amore a prima vista.
Bea è arrivata da giovane in Italia, non è cresciuta in un contesto normale, una ragazza che deve fare i conti con una società, un gruppo fortemente maschilista.

Alessandro Piavani: il mio personaggio arriva dal mondo alto-borghese ma è abile a calarsi nelle diverse realtà, ponte tra i vari personaggi.

Andrea Dodero: inizialmente non coglie la possibilità di lasciare il Blocco, nemmeno nell’amico Ludo, l’arrivo di Bea rompe l’equilibrio.

Salmo: il mio Snake è uno che si controlla è come un contenitore pronto a esplodere, l’esatto opposto del suo socio. Inizialmente il punto di riferimento era la serie Top Boy in cui c’era tutto il pacchetto con le canzoni e la colonna sonora e abbiamo provato a competere per fare qualcosa di inedito in Italia. Per la colonna sonora ho fatto un po’ da direttore d’orchestra insieme ai miei collaboratori.
Nel disco di 181 c’è un pezzo mio poi ho fatto vedere ai miei compari di Machete di realizzare un brano. Abbiamo trovato nella comunità sudamericana due ragazzi rapper e i loro brani sono quelli che i protagonisti della serie ascoltano.
Sto scrivendo il mio primo film in cui non so se reciterò. Un’esperienza che mi è servita molto, mi è capitato di uscire di casa e comportarmi come Snake ed è interessante come quando poi rientri nella tua vita capisci di più del personaggio.
Ho cercato di non mettere la musica di Salmo nella serie, c’è un richiamo ma non c’è qualcosa di diretto.
Non so ce ci sarà per la seconda stagione perchè ho tanti impegni.

Alessandro Tedeschi: il mio personaggio è una mina-vagante, è nato fidandomi molto della sceneggiatura e delle persone con cui lavoravo. Con Salmo ci siamo inventati la back-story dei personaggi. Il mio obiettivo era far uscire di testa Snake.

Alessio Praticò: è una sorta di amministratore del quartiere, del Blocco dovendo dimostrare a se stesso e agli altri di essere in grado di gestire la situazione.

Juan Celi (Ricardo): io vivo a Londra sono arrivato in corso d’opera quindi non conoscevo bene i vari personaggi, ma ho trovato subito sintonia con gli altri latinos e con tutto il cast. Abbiamo lavorato per definire al meglio l’accento, volevamo costruire un personaggio ricco di sfumature.
Sergio Palau (Pulga): vivere a Milano quasi 8 mesi è stato un momento di crescita, mi ha arricchito molto. Abbiamo dovuto correggere l’accento perchè ognuno arrivava da paesi diversi, così abbiamo creato una vera e propria famiglia. Il mio personaggio è molto diverso da me, io sono calmo, tranquillo.
Anna Manuelli (Isa): ha un amore grandissimo per il fratello che è una sorta di speranza e affetto, divisa tra un grandissimo desiderio di libertà e una malattia che non la lascia mai.

Le domande

D: ci sono diverse scene di sess0 a 3, come l’avete vissuta
A.P.: c’era sul set un intimacy coordinator per controllare che tutto andasse bene, ma io mi sono trovato a mio agio perchè stavo bene con cui le ho vissute.
L.O.: non sono le scene più divertenti da fare, però si crea un bel clima per poterlo fare, sul set la troupe in quei giorni è molto carino e gentile
A.D.: non imbarazzo quanto dolore fisico nel rifare queste scene, poi siamo arrivati a farle quando c’era già una buona intimità tra noi.

Quali le reali location?
Capotondi: il “blocco” è alla Barona, però poi per il resto in ogni via abbiamo cercato uno spaccato di una periferia per ricreare una periferia reale e in alcune inquadrature l’abbiamo avvicinata al centro.

Quali ispirazioni per la colonna sonora?
Salmo: abbiamo ascoltato la colonna sonora di Dune mentre lavoravamo, nella parte con i sudamericani c’è più musica e colore, quando ci sono gli italiani è più grigio e c’è meno musica; c’è musica latina mischiata all’elettronica.

Hartman: la differenza con Gomorra è enorme perchè è diversa l’arena una è la criminalità internazionale qui in Blocco 181 è microcriminalità. Gli aspetti positivi si riscontrano nei personaggi, nei rapporti che si instaurano. Il crime è un nostro filone ma qui c’è un approccio molto diverso.

Salmo: il film che sto scrivendo è ispirato a una storia vera ambientata negli anni ’90, e farà un bel casino perchè è molto pericolosa da raccontare.

Quando in onda e in streaming

Blocco 181 debutta su Sky Atlantic e NOW in streaming da venerdì 20 maggio per 4 settimane (è composta da 8 episodi).