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Recensione Dexter: New Blood, un finale che sana le ferite del passato

Recensione Dexter New Blood la serie più vista di sempre di Showtime, chiude una storia rimasta in sospeso

L’ultima puntata di Dexter: New Blood andata in onda su Showtime domenica 9 gennaio, in Italia su Sky e NOW il 12 gennaio disponibile on demand e in streaming (con tutti i 10 episodi), ha chiuso un percorso rimasto in sospeso per 9 anni dal lontano 2013. Non a caso gli spettatori si sono riversati in massa sulla serie tv con una media di 8 milioni di spettatori tra tutte le piattaforme Showtime, rendendola la serie più vista del canale premium cable americano.

La recensione di Dexter: New Blood conferma i commenti positivi che avevamo anticipato dopo la visione dei primi episodi della serie tv. Clyde Phillips ha ceduto alle lusinghe di Gary Levine e Showtime avendo la storia giusta da proporre a Micheal C.Hall, unendo così le esigenze commerciali a quelle creative. Un patto che non sempre viene realizzato. Naturalmente andando avanti nella lettura supponiamo che abbiate visto il finale, in ogni caso ricordatevi che ci sono spoiler e lo state leggendo a vostro rischio e pericolo

Il finale che ci meritavamo

Dexter: New Blood è la stagione finale di cui avevamo bisogno. Non è il finale immaginato fin dall’inizio da Clyde Phillips creatore della serie tv e showrunner fino alla quarta stagione. Ma è quel finale che sana le ferite lasciate aperte dal precedente. Quel sorriso di Dexter montanaro non era la giusta conclusione per una serie tv di questo tipo. Perchè per quanto possa risultare banale, non c’è consolazione nel male. Come i personaggi di Gomorra, anche Dexter Morgan era consapevole di non avere un futuro, perchè ogni giorno era quello giusto per esser scoperto.

Il tentativo di rifarsi una vita isolato in una zona remota, cercando la normalità nell’amore ma sempre con un occhi al mondo del crimine, sono tutti elementi già ricercati in passato dal personaggio. Peccato che questo suo fuggire dal passato non sia stato approfondito diversamente all’interno di New Blood. Appare difficile, infatti, immaginare che nella sua nuova vita Dexter abbia costantemente abbandonato gli impulsi del passato fino al “ritorno delle telecamere”.

La stagione finale di Dexter New Blood va oltre l’idea di un revival, di un sequel. Rappresenta quello che tutti vorremmo vedere in operazioni di questo tipo, scoprire cosa è successo al “nostro eroe” quando le telecamere si sono spente, come se fossero persone reali e non di finzione. Però resta il dubbio sull’assenza di elementi condivisi su quel gap di anni con le telecamere lontane. Possibile che essendo anche fidanzato con il capo della polizia, non abbia avuto un caso in precedenza che abbia scatenato nuovamente il suo passeggero oscuro?

Lasciando da parte questi dubbi, Dexter New Blood è riuscita a costruire 10 episodi capaci di fare da ponte tra il passato e il finale che stavamo aspettando. Gli omaggi al passato, da Trinity a Debra fino a Batista non sono stati semplici apparizioni per accontentare i fan, quanto organici elementi della trama. La scelta è stata quella di non farsi trascinare dalle emozioni ma di raccontare una storia in cui anche il passato potesse far capolino ma senza creare degli “spot” per fan. Clyde Phillips ha realizzato un racconto coerente e non spettacolare, in cui i mitologici rituali di uccisione di Dexter Morgan sono ridotti all’osso proprio perchè la serie non voleva mostrare ma raccontare, non voleva mettersi in mostra ma concludere un racconto rimasto incompiuto.

Il finale era prevedibile? sicuramente si. La presa di coscienza di Dexter di essere quel mostro che aveva sempre combattuto, attraverso le parole di Harrison che comprende di non voler essere come lui e che per essere realmente libero dal suo passeggero oscuro non può far altro che eliminarlo, rappresentano una catarsi naturale per il percorso di entrambi i personaggi. Si tratta di una risoluzione naturale del percorso intrapreso fin dalle origini, fin dall’educazione impartita dal padre Harry che in tutti i modi ha cercato di soffocare quel mostro.

Proprio per questo, e grazie alla sapiente interpretazione di Micheal C. Hall e soprattutto di Jack Alcott (una vera sorpresa il suo Harrison), Dexter New Blood è un’operazione riuscita. Anche oltre alcuni limiti mostrati dal racconto. Voto 7.5

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Dexter New Blood 2 ci sarà?

Dopo il successo della serie tv con oltre 8 milioni di spettatori sulle varie piattaforme per Showtime, il dubbio è che ci sia la voglia di andare avanti di ordinare un Dexter New Blood 2. L’attenzione è tutta puntata su Harrison che dopo aver ucciso il padre è in fuga, potrebbe essere lui il protagonista di una seconda stagione magari con Michael C. Hall nel ruolo di “passeggero oscuro” come è stata Jennifer Carpenter in questa stagione? Per il momento non c’è nulla di concreto in campo.

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