Dituttounpop > Cinema > Recensioni Film > Irish Wish, ma i film romantici devono essere per forza anche banali? – La recensione

Irish Wish, ma i film romantici devono essere per forza anche banali? – La recensione

Lindsay Lohan ha deciso di tornare, e ha scelto di farlo nella maniera che le garantisce massima resa con minima spesa: con i film romantici di Netflix. Da oggi è disponibile in streaming su Netflix Iris Wish, pellicola romantica diretta da Janeen Damian e scritta da Kirsten Hansen che segna la seconda collaborazione tra l’attrice e la piattaforma dopo Falling for Christmas. La produzione è di Motion Picture Corporation of America, Riviera Films e Wild Atlantic Pictures. Non avrà problemi ad entrare nella Top Ten di Netflix, e va bene così.

Irish Wish, una storia banale con un pizzico di magia

Maddie è una book editor brillante ma timida che ha una cotta colossale per lo scrittore con cui collabora, un affascinante irlandese pienissimo di sé che si chiama Paul Kennedy. Vuole confessargli tutto il suo amore, ma la stessa sera del lancio del nuovo libro Paul conosce una delle migliori amiche di Maddie, Emma, e i due si innamorano perdutamente. Maddie fa fatica a fare pace con la cosa, ma non dice nulla. I mesi passano in fretta, e Emma e Paul stanno per sposarsi in Irlanda, e tutti gli invitati sono appena arrivati. L’editor, quasi per scherzo, esprime un desiderio: vuole essere lei a sposare lo scrittore. La mattina dopo si sveglia nel ruolo della quasi-sposa. Qualcosa però non quadra. Sembra proprio che l’uomo per lei non sia Paul, ma un affascinante fotografo un po’ snob che riesce a trovarla in qualsiasi realtà…

Il problema dei film romantici

Questo film potrebbe benissimo essere un film di Natale. Al posto della santa col fazzoletto nei capelli, tutta occhiolini e sotterfugi, dovrebbe esserci un uomo anziano un po’ rubicondo, vestito di rosso. Lo schema è identico, vecchissimo, stanchissimo, maledettissimo, superficialissimo. Una specie di triangolo, una realtà alterata che (alla fine dell’esperimento, che serviva solo a Maddie, per farle prendere consapevolezza della differenza tra idealizzazione e realtà) scompare convenientemente, e non si capisce se ha strascichi anche su tutti gli altri oppure no. Lindsay Lohan interpreta praticamente se stessa, o quasi. Sappiamo solo che è una scrittrice, ma non abbiamo letto una parola di suo. Ci dobbiamo fidare. È caratterizzata malissimo. E anche il resto non è che brilli. Poca la chimica, poca la sceneggiatura. Boh. Almeno è colorato.

Il cast

Lindsay Lohan è Madeline “Maddie” Kelly, editor che non crede abbastanza in se stessa.
Ed Speleers è James Thomas, fotografo che incontra sul suo cammino, quasi per caso.
Alexander Vlahos è Paul Kennedy, scrittore pieno di sé che nasconde dietro il suo fascino la volontà neanche tanto celata di sfruttare il talento di Maddie. Nel cast anche Ayesha Curry (Heather), Elizabeth Tan (Emma) e Jane Seymour (Rosemary Kelly).

Irish Wish, ma i film romantici devono essere per forza anche banali? - La recensione

La recensione

Questo film potrebbe benissimo essere un film di Natale. Al posto della santa col fazzoletto nei capelli, tutta occhiolini e sotterfugi, dovrebbe esserci un uomo anziano un po’ rubicondo, vestito di rosso. Lo schema è identico, vecchissimo, stanchissimo, maledettissimo, superficialissimo.

Voto:

6/10
6/10