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Jack Ryan 3 su Prime Video, la recensione: l’action scacciapensieri per l’americano medio (e non solo)

Torna Jack Ryan su Prime Video. Sono passati tre anni dal rilascio della seconda stagione e tra difficoltà produttive, Covid, impegni e problematiche varie, finalmente mercoledì 21 dicembre 2022 su Prime Video arrivano 8 nuovi episodi della serie basata sul personaggio creato da Tom Clancy. Nonostante quello che possiate pensare vedendo il finale dell’ottavo episodio, ci sarà una quarta e conclusiva stagione di Jack Ryan anche perchè pare che John Krasinski (suo malgrado) oltre 4 anni abbia firmato per 4 stagioni. Intanto Prime Video si è cautelata lavorando a un potenziale spinoff su un altro personaggio dell’universo “Ryan” che sarà interpretato da Michael Pena.

Jack Ryan 3 cosa ci aspetta? La trama

Non ci interessa sapere dove eravamo rimasti con Jack Ryan. Ogni stagione ha una sua storia e una sua struttura indipendenti. Per questo è meglio andare a vedere cosa ci aspetta dalla trama della terza stagione di Jack Ryan. Siamo dalle parti dell’action e questo per una serie come Jack Ryan è abbastanza chiaro. Ritroviamo il nostro protagonista nella sede della CIA di Roma dove lavora come analista. Quando riceve la soffiata che i russi hanno riattivato il Sokol Project, fermo da oltre 50 anni e pensato per ricreare l’Unione Sovietica, decide di intervenire. Ma la missione si rivela un disastro e Jack è braccato, costretto a scappare per l’Europa e al tempo stesso a cercare di fermare un potenziale scenario di guerra che coinvolge da vicino anche la presidente della Repubblica Ceca.

Una serie per rassicurare gli americani – La recensione voto 7-

Il successo della prima stagione di Jack Ryan ormai nel lontano 2018, ha aperto le porte su Prime Video del filone action con uno sguardo rivolto al glorioso passato del genere negli anni ’80. Reacher, The Terminal List perfino il giovane Alex Ryder sono tutte produzioni action con una struttura simile. I reduci di Stallone, Schwarzenegger, Seagal possono così trovare pane per i propri denti con serie action che vanno dritte al punto, ti trascinano nei meandri del loro complotto e ti colpiscono con inseguimenti, sparatorie, omicidi, violenze e vendette, senza doverci pensare troppo nè prima nè dopo.

Jack Ryan offre un’esperienza di visione che puoi fare anche in modo distratto, senza troppo riflettere. Anche per questo parlano tutti americano. Magari con accenti diversi ma tutti parlano inglese. Anche i russi tra di loro mentre organizzano i loro complotti parlano inglese. Chissà forse per fari comprendere meglio da chi li spia. Battute a parte, questa scelta dimostra la sciatteria di un progetto. Come avevamo segnalato l’assenza di dialetto in Odio il Natale nei personaggi principali, allo stesso modo qui c’è un’uniformità che è un segno di stanchezza dei produttori verso il pubblico. Non ti chiediamo sforzi, ti prego guardaci. Sembra essere l’invocazione. Così invece di leggere i sottotitoli per lunghi dialoghi in russo, meglio sentire degli attori recitare nell’inglese con accento russo.

Una stanchezza che si riflette anche sulla sceneggiatura, realizzata di fatto a occhi chiusi una volta stabilito il tema di fondo. C’è tutto quello che ti aspetti da una serie di questo tipo, con colpi di scena, discussioni e risvolti ampiamente prevedibili. Jack Ryan è l’intrattenimento rassicurante e senza sforzi per l’americano medio. Lo cerchi per l’action e lo guardi per questo. Non ha bisogno di aggiungere altro. In fondo la lotta tra Russia e Stati Uniti è un materiale che va sempre bene per questa tipologia di serie.

Il cast

John Krasinski è Jack Ryan e per quanto sperasse il contrario, dovrà farlo di nuovo per una quarta stagione. Non che ci siano dichiarazioni contrarie, ma l’impressione è che prenda il ruolo come se fosse un lavoro d’ufficio, si timbra il cartellino si fanno le due espressioni necessarie (preoccupato e lo vedi che avevo ragione) e si passa avanti. Wendell Pierce e Michael Kelly sono perfetti mestieranti nei rispettivi di James Greer e Mike November, fanno il loro mestiere anche le new entry Nina Hoss la Presidentessa della Repubblica Ceca, Alena Kovac, e Betty Gabriel la Direttrice della sede di Roma della CIA, Elizabeth Wright.