Ogni tanto ci si dimentica che le serie tv possono anche essere semplice intrattenimento, come nel caso di Maschi Veri, divertente commedia che si guarda velocemente con puntate da mezz’ora, su Netflix da mercoledì 21 maggio. L’adattamento di Machos Alfa, serie spagnola di successo sempre di Netflix, che sempre su Netflix ha generato anche una versione francese e olandese, è proprio questo, una simpatica, leggera, commedia all’italiana che prende gli spunti spagnoli (è pur sempre un remake) ma adattandoli a quel gusto italiano per cui c’è sempre bisogno di trovare una speranza d’amore, in ogni situazione.
Al di là della serie tv italiana forse è il caso di aprire una veloce parentesi sul senso di fare un remake all’interno della stessa piattaforma dell’originale. I remake nascono con l’idea di prendere una storia interessante, adattarla al gusto locale e portarla al pubblico di quel paese. Sono tanti i casi di film francesi o spagnoli adattati in Italia con grande successo (basti pensare a Benvenuti al Sud), senza dimenticare i record dell’italiano Perfetti Sconosciuti, nelle serie tv gli esempi non mancano basta pensare all’italiana Doc portata negli USA con successo e riletta al femminile, fino alla riuscita versione di Call My Agent fatta da Sky. Il dubbio quindi non è sul fare un remake quanto sul farlo su una piattaforma che rende tutto accessibile a tutti, in ogni paese, e che rischia di appiattire il senso di un remake.
Chiusa questa piccola parentesi, Maschi Veri è una commedia che prende i personaggi, gli spunti, le battute spagnole e li trasporta in Italia. Magari con qualche esagerazione e forzatura che senza il modello spagnolo forse a uno sceneggiatore italiano non sarebbe venuto in mente, ma sempre cercando una strada autonoma. Perché come hanno detto gli sceneggiatori e i registi durante la presentazione in Italia abbiamo bisogno che ci sia il sentimento, mentre gli spagnoli cercano più fisicità.
Maschi Veri va guardata senza andare alla ricerca di qualche significato recondito, sociologico, una verità sul senso dell’essere uomo oggi, sulla ricerca della virilità, sul ruolo della donna, ma per quello che è: una commedia che prova a raccontare dei 40enni in crisi per varie ragioni e alle prese con varie dinamiche della contemporaneità. L’aspetto più interessante è che racchiude tutte le contraddizioni dei tardo millennials di oggi, cresciuti negli anni ’80 e ’90 con una certa cultura e una certa aspettativa di quella che sarebbe dovuta essere la loro vita, incapaci di adattarsi a quello che alla fine è diventata la loro vita.
Ma Maschi Veri vuole far sorridere, non le interessa di andare a scavare troppo, tutto accade velocemente, si insegue la gag più dell’approfondimento, ma questo non è un male, ogni tanto va bene anche vedere una serie tv di questo tipo, in cui si può immaginare un personal trainer 20enne che all’improvviso e dal nulla inizia a sedurre una 40enne cliente. Così a schiaffo, verrebbe da dire, senza alcuna avvisaglia precedente e senza che lo si veda fare lo stesso con altre. Oppure si ride con una domestica che ricorda la tata di Casa Vianello per il modo in cui interagisce con i padroni di casa, si sorride delle disavventure amorose su tinder, delle dinamiche social.
E va bene così. Perché all’interno di un’industria seriale matura c’è bisogno anche di queste commedie semplici e con poche pretese. Capaci di avere quel gusto un po’ pop e nazional popolare con i riferimenti a Totti e Ilary Blasi (che fa anche un cameo) o Selvaggia Lucarelli che conduce un programma simil Belve.
Maschi Veri
Maschi Veri è una commedia semplice, adattamento all’italiana con quelle dinamiche tipiche da commedia all’italiana di Machos Alfa, dal gusto pop, popolare, che punta a far trascorrere una serata leggera e senza pensieri
Voto:
6.5/10