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Non ho mai…una serie dolce, surreale e al tempo stesso profonda, fin troppo sottovalutata

Never Have I Ever…in italiano Non ho mai ha chiuso con una quarta stagione che non ha tradito le aspettative. Creata da una veterana della comicità tv come Mindy Kaling affiancata da Lang Fisher, la serie ha esplorato in 4 stagioni, la vita di una giovane studentessa americana ma di origini indiane, stretta tra le difficoltà adolescenziali e gli stilemi culturali in cui era immersa e cresciuta.

Un aspetto che Mindy Kaling conosce più che bene e su cui ha sempre scherzato nelle sue produzioni, come nella comedy The Mindy Project in cui è protagonista. Per quattro stagioni abbiamo assistito alla storia di Devi Vishwakumar che nello stereotipo dei licei americani è una sorta di “nerd secchiona” che suona l’arpa, che sogna di avere un fidanzato insieme alle sue due amiche un po’ loser come lei, Eleanor e Fabiola. Paxton Hall-Yoshida è l’uomo dei sogni, il bello e impossibile della scuola, Benjamin “Ben” Gross è il suo nemico/amico studente ricco che aspira alla perfezione in ogni campo.

Non ho mai
Cr. Courtesy Of Netflix © 2023

Non ho mai…la recensione

Non ho mai…visto personaggi più dolcemente imperfetti

La quarta stagione di Non ho mai….termina esattamente come tutti avremmo sperato terminasse. C’è il lieto fine per tutti i personaggi, come è giusto che sia per una comedy adolescenziale come questa. Un lieto fine non banale ma perfettamente coerente con il percorso dei personaggi. La serie si conferma una comedy leggera, divertente, capace di raccontare uno spaccato generazionale parlando a tutti senza discostarsi troppo dal mondo in cui è ambientato. Si tratta della storia di una ragazza americana di origini indiane ma potrebbe essere quella di qualsiasi altra persona.

Mindy Kaling ha la tendenza, in comune con Zerocalcare, di esagerare nelle metafore e nelle similitudini, creando delle esagerazioni surreali che fanno sorridere ma che non risultano problematiche. La presenza di John McEnroe come voce narrante aggiunge quel pizzico di elemento da favola surreale che aumenta il distacco e rende tutto splendidamente possibile. Torna anche in questa stagione, l’episodio dedicato a Paxton con la voce narrante di Gigi Hadid. Un episodio in cui si compie il percorso di maturazione del classico “bello e impossibile” da teen drama che però scopre profondità e sensibilità da persona matura. I personaggi imperfetti della serie incarnano quell’ideale vita adolescenziale che probabilmente Mindy Kaling sognava da ragazza e che è riuscita a raccontare, con tutta la sua ironia a volte anche spietata. Voto 7.5 Riccardo Cristilli

Cr. Courtesy Of Netflix © 2023

Una teen comedy adatta a tutti e troppo snobbata

Come spesso accade, tra i troppi titoli mainstream disponibili su Netflix, si rischia sempre di trascurarne alcuni più meritevoli di altri, ed è proprio il caso di Never Have I Ever, che dalla sua ha anche “l’aggravante” di essere considerata puramente teen comedy e quindi snobbata da chi pensa che i prodotti sugli adolescenti, siano adatti solo agli adolescenti. 
Errore che, in più di un’occasione, ho consigliato di evitare: la serie con l’irresistibile e bravissima Maitreyi Ramakrishnan, con la quarta stagione consacra il talento di Mindy Kaling e Lang Fisher, le creatrici, che grazie a una storia di formazione deliziosa nella sua semplicità, ci rammentano ancora una volta che se amiamo così tanto le serie teen è perché quando sono ben scritte, ci riempiono di speranza e ottimismo sul futuro e su quanto tutto sia ancora possibile.

Spaesamento e incertezza sono i sentimenti che caratterizzano questo capitolo finale, dieci episodi ben strutturati per regalare un addio perfetto alla storia e ai suoi protagonisti. 
Eroina pasticciona e imperfetta, Devi è la classica ragazza che agisce di istinto senza pensare troppo alle conseguenze: emotiva, irrazionale, a volte egoista forse, ma con un gran cuore. Una protagonista fragile e adorabile di cui sentiremo molto la mancanza in futuro.

Proprio come Ted Lasso o Shrinking, Never Have I Ever è una serie rassicurante e confortevole, capace di far sorridere, di divertire e di commuovere allo stesso tempo. Una storia che con finissima leggerezza affronta temi importanti e universali come il lutto, la salute mentale e i rapporti umani, senza mai dare nulla per scontato, senza mai escludere qualcuno o giudicare azioni e comportamenti. Nella vita si sbaglia, è normale, fisiologico, inevitabile, e Non ho mai ce lo ricorda in ogni puntata, in ogni passo falso di Devi.
È una serie “inclusiva” in fatto di sentimenti, capace di parlare a chiunque con ironia, tatto e sensibilità. Una gioiellino da non perdere per nessun motivo.
Voto 8 – Giorgia Di Stefano TvTips

  • Riccardo Cristilli - 7.5/10
    7.5/10
  • Giorgia Di Stefano - 8/10
    8/10

Summary

Una comedy leggera, divertente, capace di raccontare uno spaccato generazionale parlando a tutti senza discostarsi troppo dal mondo in cui è ambientato.

La quarta stagione consacra il talento di Mindy Kaling e Lang Fisher, le creatrici, che grazie a una storia di formazione deliziosa nella sua semplicità, ci rammentano ancora una volta che se amiamo così tanto le serie teen è perché quando sono ben scritte, ci riempiono di speranza e ottimismo sul futuro e su quanto tutto sia ancora possibile.

Voto:

7.8/10
7.8/10