Dituttounpop > Netflix > Recensione The Crown, stagione 3: nuove storie, nuovo cast ma sempre un’ottima serie tv

Recensione The Crown, stagione 3: nuove storie, nuovo cast ma sempre un’ottima serie tv

Recensione The Crown, stagione 3: nuove storie e nuovo cast ma la serie sembra sempre la stessa: un ottimo racconto del regno di Elisabetta II.

Recensione The Crown. In un giorno inconsueto per Netflix, domenica 17 novembre arriva la terza stagione di The Crown, una stagione che non è attesa solo per le nuove storie che racconterà, ma anche per il nuovo cast che presterà il volto alla Regina Elisabetta e a tutto la famiglia reale.

La produzione di The Crown è una delle più complesse per un originale europeo di Netflix. Tanto che la quarta stagione è già in produzione e sappiamo che Gillian Anderson interpreterà Margaret Thatcher. Ricordiamo che in occasione del debutto della terza stagione Netflix renderà disponibile il primo episodio gratuitamente anche per i non abbonati. Potete guardarlo dal 18 novembre e per 28 giorni a questo link.

Recensione The Crown, stagione 3 – I nostri commenti (no-spoiler)

Davide Allegra

In una recente featurette il creatore della serie, Peter Morgan, parlava del problema che hanno dovuto affrontare quando hanno realizzato la terza stagione. Fare in modo che la serie resti la stessa, anche con un nuovo cast. Ci sono riusciti? Secondo me, assolutamente sì. The Crown ha un’identità così forte legata ai suoi personaggi che quasi non importa chi in realtà li interpreta.

Qualche momento di smarrimento si genera quando ti ritrovi in una scena alcuni personaggi secondari, coma la principessa Anna o il Duca di Windsor. Ecco in questi due casi, vuoi per la natura del racconto poco lineare che salta in avanti nel tempo molto spesso, vuoi perchè sono appunto personaggi secondari, si ha difficoltà a riconoscere il personaggio ed è necessaria la battuta o la scena che lo spieghi.

Ma la cosa più impressionante della nuova stagione è che grazie alle straordinarie interpretazioni di tutto il cast, per i personaggi principali non si prova quel senso di smarrimento che tutti ci aspettavamo di provare. La transizione da Claire Foy a Olivia Colman passa quasi inosservata grazie alla bravura di quest’ultima, che raccoglie le redini della sua controparte più giovane e immatura e ti accompagna con una semplicità impressionante nella sua versione matura.

Per il resto The Crown è proprio come l’abbiamo lasciata, un incanto, un’ottima rappresentazione dei migliori momenti storici che hanno segnato il regno di Elisabetta II. Ci sono i momenti di riflessione/crisi in cui la Regina si sente una sorta di pedina manovrata dagli umori della società. C’è la crisi esistenziale del Principe Carlo, che si interroga sulla sua vita e sul fatto che per viverla appieno deve aspettare la morte della madre. Ma non mancano i momenti comici, più leggeri, inseriti a volte in un contesto da teen drama aristocratico.

The Crown, grazie anche alla sua struttura a episodi monotematici, racconta una storia sicuramente molto identitaria ma senza sembrare troppo patriottica ai nostri occhi. Si sofferma sui player in gioco, sui loro sentimenti e non risparmia nemmeno le critiche, perchè in fondo nessuno è perfetto. The Crown, però, alla perfezione ci si avvicina molto. Voto 9 Davide Allegra.


Riccardo Cristilli

Gioie, tragedie, crescita, risvolti politici, momenti fondanti della storia dell’umanità. The Crown racchiude tutto in 10 episodi in un’operazione incredibile, straordinaria, coinvolgente sotto ogni aspetto e punto di vista. The Crown è la storia del Regno Unito attraverso la sua istituzione più importante, la Corona.

Come si compete a una produzione inglese, The Crown è una serie austera, distaccata, molto concreta e capace di dosare le emozioni nel modo e nei tempi giusti come nel terzo episodio con il racconto dell’immane tragedia del crollo di una cava che ha ucciso tanti, troppi bambini, che colpisce il cuore ma senza indugiare nel becero sentimentalismo. Come nel sesto episodio quando il racconto formativo di Carlo Principe di Galles riesce a creare simpatia ed empatia verso un ragazzo che ha sogni normali e un fardello più grande di lui. Ma la Corona è questo.

The Crown affascina. Racconta la storia attraverso aneddoti e curiosità con il punto di vista di chi ha uno sguardo privilegiato sul mondo. E in questa stagione la Regina e la Corona devono riuscire a superare una crisi economica, l’avvento della modernità e i primi “scandali” legati ai figli. Il rischio più grande di The Crown è cedere al gossip con il passare delle stagioni, diventando più popolare e meno d’autore. Ma per questo ci affidiamo a Peter Morgan e evitiamo inutili supposizioni. Voto 9 perchè è La Serie che tutti gli autori dovrebbero avere sul proprio comodino, perchè è capace di costruire puntate tematiche, quasi antologiche, inserite in un unico contesto; di saltare anni inserendo piccoli accenni in grado di far capire tutto; ma soprattutto di cambiare attori senza che risulti innaturale. Riccardo Cristilli


Federico Vascotto

The Crown torna e non perde un colpo. E’ regale nel senso più proprio nel termine: il cambio di cast non si fa minimamente sentire, perché i vari interpreti sembrano davvero la versione adulta degli attori che davano voce e corpo ai personaggi in precedenza. Anzi, Tobias Menzies e Helena Bonham Carter regalano delle interpretazioni splendide e diverse da quanto siamo abituati a vedere da loro. Anche il giovane Josh O’Connor è un Carlo formidabile, che insieme alla madre è protagonista dei dialoghi più incisivi di questa stagione, per far capire ancora una volta quanto la Corona ti condizioni la vita se nasci Reale, che tu lo voglia o no. Gli episodi mono-personaggi e monotematici permettono di attraversare anni e anni, affezionandosi ancora una volta alle storie e agli eventi storici, soprattutto quelli che magari non conosciamo, e soprattutto ai personaggi.

The Crown è uno dei fiori all’occhiello di Netflix, poiché riesce a raccontare la Corona nel modo più umano possibile, e allo stesso tempo più composto possibile, col tipico aplomb inglese à là Downton Abbey. Voto 9, come una celebre tata inglese è “praticamente perfetta sotto ogni aspetto”. Federico Vascotto

The Crown 3, la trama

Nella terza stagione la nuova guardia si insedia a Downing Street, mentre la Regina Elisabetta II (Olivia Colman) e la sua famiglia affrontano le sfide di un Regno Unito in costante cambiamento. Dalla Guerra Fredda fino alla corsa allo spazio, sullo sfondo l’esuberanza degli anni Sessanta e la lunga ripresa degli anni Settanta, la Famiglia Reale si deve adattare ad un mondo nuovo, più libero ma al tempo stesso molto più turbolento.

Il cast

Nel cast di The Crown 3 il premio Oscar Olivia Colman interpreta il ruolo della Regina Elisabetta II, Tobias Menzies è invece Duca di Edimburgo, Helena Bonham Carter è la Principessa Margaret, Josh O’Connor è il Principe Carlo, Erin Doherty è la Principessa Anna; Ben Daniels interpreta Lord Snowdon, Jason Watkins è il Primo Ministro Harold Wilson mentre Charles Dance è Lord Mountbatten. La terza stagione è scritta da Peter Morgan.

Olivia Colman ha sostituito Claire Foy nei panni della Regina, Tobias Menzies sostituisce Matt Smith nei panni del Principe FIlippo e Helena Bonham Carter ha interpretato la Principessa Margaret al posto di Vanessa Kirby.

The Crown, nella terza stagione, disponibile dal 17 novembre su Netflix, troviamo nuove storie un nuovo cast ma la serie e i personaggi sono sempre gli stessi. Continua l'ottimo racconto del Regno di Elisabetta II, che si avvicina alla perfezione.Recensione The Crown, stagione 3: nuove storie, nuovo cast ma sempre un'ottima serie tv