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Recensione Tredici, stagione 3: il confine tra mondo reale e fantascienza

Recensione Tredici stagione 3: quando da serie che racconta uno spaccato della società, e dei suoi problemi, diventa fantascienza.

La terza stagione di Tredici (13 Reason Why) è ormai disponibile su Netflix da una settimana. La serie ormai la conosciamo è iniziata con il suicidio di Hannah Baker, ha continuato con il processo a Bryce Walker, e in questa terza stagione si cambia completamente registro e si passa al giallo, chi ha ucciso Bryce Walker, con 13 sospettati.

La serie ha fatto parlare di se e molte volte è stata criticata per il modo crudo in cui ha trattato argomenti importanti che possono urtare la sensibilità altrui. Tanto che Netflix è stata costretta a rimuovere, purtroppo, la scena del suicidio di Hannah Baker nella prima stagione.

Nel commento che segue non ci sono spoiler, insomma non vi diremo chi ha ucciso Bryce Walker e perchè. Ma la domanda è: perchè è così importante?

Recensione Tredici, stagione 3

I tredici motivi” del titolo continuano ad essere il focus della serie, anche se li aveva un po’ persi nella seconda stagione, ma lì l’obiettivo era un altro: raccontare le conseguenze di quello che è successo nella prima stagione, attraverso il processo a Bryce Walker.

E se vogliamo la terza stagione continua a raccontare questo, in fondo tutto è partito con il suicidio di Hannah Baker. Uno dei motivi per cui Tredici ha avuto così tanto successo era la sua capacità di raccontare uno spaccato dell’adolescenza americana, i suoi problemi, fenomeni come il bullismo, la violenza sessuale, il tutto realizzato nel modo più crudo possibile, perchè forse è il modo migliore per lasciare qualcosa a chi la guarda.

Insomma Tredici era una serie radicata nella realtà, certo usava le tipiche esagerazioni televisive richieste proprio dal mezzo, ma ripeto era normale, bisognava lanciare un messaggio e farlo restare vivo.

Il motivo per cui parlo al passato è che in questa terza stagione la serie ha perso le sue radici nel mondo reale e il motivo è semplice: la storia che hanno voluto raccontare. Bryce Walker è morto, who dunnit? La serie quindi è diventata un semplice teen drama, un giallo con dei ragazzi al centro della storia che indagano e si accusano a vicenda e ha perso il suo punto di forza, raccontare la realtà.

I temi ci sono sempre, si è parlato di rimorsi, voglia di riscatto, dell’importanza di parlare con qualcuno quando si è stati vittime di aggressioni, e perchè no di diventarne un esempio. Poi di autoerotismo, di difficoltà di diventare la persona che si vuole essere perchè la società in cui vivi non te lo permette. Tutte tematiche importanti, ma che perdono valore nel nuovo universo creato in questa terza stagione.

Gli adulti sono scomparsi, addirittura i protagonisti sono andati a vivere in una casetta in giardino per evitare di incontrare i genitori nel loro rientro a casa. La polizia è relegata in un angolo, incompetente, con la soluzione del caso lasciata in mano ai ragazzi che alla fine riescono pure a mettere in atto un piano per fregarla. Insomma è fantascienza, e in un mondo del genere in alcun modo legato al verosimile, svaluti anche quei temi così importanti che stai trattando. Gli adulti erano fondamentali in un racconto del genere, la polizia pure.

Il mistero della stagione non è importante, non merita neanche un commento, soprattutto la soluzione, che lascia un piccolo spiraglio per la quarta e ultima stagione.

Insomma la terza stagione di Tredici ha cambiato genere è un teen drama thriller con ragazzi che indagano, come ne abbiamo visti tanti. Hanno superato quel confine tra mondo reale e fantascienza… ed è veramente un peccato, è “fu**ed up!” per citare i ragazzi della serie.

La trama della terza stagione

Otto mesi dopo aver impedito a Tyler di compiere un atto estremo durante il ballo di primavera, Clay, Tony, Jessica, Alex, Justin e Zach cercano in tutti i modi di proteggere il segreto di Tyler, mentre lo aiutano a riprendersi dall’accaduto. Una tumultuosa partita di football di inizio anno culmina con la scomparsa di un giocatore e Clay si ritrova tra gli indagati dalla polizia. Sarà una figura esterna al gruppo a guidarli nel corso delle indagini, approfondimenti che potrebbero mettere a nudo i loro segreti più profondi. La posta in gioco è sempre più alta, anche le azioni nate con le migliori intenzioni possono cambiare una vita per sempre.

Il trailer

Il cast

  • Dylan Minnette – Clay Jensen
  • Brandon Flynn – Justin Foley
  • Justin Prentice – Bryce Walker
  • Alisha Boe – Jessica Davis
  • Christian Navarro – Tony Padilla
  • Miles Heizer – Alex Standall
  • Devin Druid – Tyler Down
  • Ross Butler – Zach Dempsey
  • Timothy Granaderos – Montgomery de la Cruz
  • Anne Winters – Chloe
  • Steven Weber – Preside Bowen
  • Brenda Strong – Mrs. Walker
  • Amy Hargreaves – Mrs. Jensen
  • Grace Saif – Ani (nuovo personaggio)
La terza stagione di Tredici è disponibile dal 23 agosto su Netflix. Seppur continui a raccontare temi importanti, la serie perde credibilità trasformandosi in un teen drama con ragazzini che indagano e fregano la polizia.Recensione Tredici, stagione 3: il confine tra mondo reale e fantascienza