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Silo su Apple Tv+ è una serie tv imperdibile: tra Lost e Snowpiercer uno sguardo inquietante sul nostro presente

Su Apple Tv+ è disponibile Silo, mystery sci-fi drama distopico composto da 10 episodi con i primi 2 rilasciati il 5 maggio e un finale previsto il 30 giugno. La serie è l’adattamento firmato da Graham Yoast della trilogia di romanzi scritta da Hugh Howey. Il mondo è stato distrutto è 10000 persone vivono all’interno di un Silo scavato nel terreno. Un mondo in miniatura ricostruito su diversi livelli e organizzato intorno a un enorme scala a chiocciola centrale che come una strada ad ampio scorrimento, unisce tutti i vari piani.

Nessuno sa chi abbia costruito il Silo, chi siano i fondatori che hanno scritto il libro delle regole su cui è fondata la società. Quando un uomo muore, le indagini dello sceriffo porteranno conseguenze inaspettate e Juliette (Rebecca Ferguson) ingegnere proverà a capire cosa sia successo alla persona che amava, scoprirà inquietanti verità. Oltre a Ferguson nel cast troviamo Tim Robbins, Common, David Oyelowo, Harriet Walter e altri ancora.

Silo i commenti alla serie Apple

Silo è l’opposto di una “fast series”

Nell’approcciarvi a Silo, dimenticate le serie tv “mordi e fuggi” da cui siamo invasi oggigiorno, quelle da consumare velocemente in un weekend e via per intenderci.
Silo è tutt’altro: è una serie profondamente strutturata e curata, che richiede la massima attenzione e concentrazione. 
Con Scissione (per citare il caso più eclatante) Apple TV+ ci ha abituati a titoli del genere, impeccabili e di altissimo livello, perciò la strada intrapresa dalla piattaforma ormai non dovrebbe stupirci: pochi titoli rispetto ai competitor, di una qualità molto alta.

Si, lo so, ve lo abbiamo detto tante volte, ma repetita iuvant, soprattutto perché ci teniamo davvero a darvi consigli di visione degni di questo nome. 
Silo rientra tra questi, per la sua capacità di catalizzare l’attenzione sulla storia e sui personaggi, con un ritmo sicuramente più lento rispetto alle serie mainstream, perfetto per questo tipo di prodotto seriale che deve saper portare con calma lo spettatore a trovare le risposte che cerca nel corso di tutto l’arco narrativo. La serie è un hard sci-fi ambientato in uno spaventoso e claustrofobico futuro distopico dove la cultura è stata cancellata, la libertà negata e gli ultimi esseri umani sopravvissuti, sono costretti a vivere sotto le ferree regole dei piani alti.

Silo ha la la capacità di parlare del presente attraverso una distopia che assomiglia dolorosamente a un futuro possibile, come nelle migliori serie di questo genere, The Handmaid’s Tale docet. 
Ottimo il cast, su tutti la bravissima Rebecca Ferguson che con il personaggio di Juliette sa dare vita a una nuova eroina contemporanea, ostinata e determinata a scoprire la verità. 
Se non vi piace la fantascienza, difficilmente Silo sarà la serie che farà al caso vostro, ma state pure certi che allora, vi perdete una grande storia. Voto 7.5 Giorgia Di Stefano di Tv Tips

L’erede di Lost

Infinite serie tv hanno ricevuto l’appellativo di erede di Lost e poi sono misteriosamente sparite dalla circolazione. Spesso questa eredità è stata affidata a serie che non lo meritavano o che semplicemente erano dei mystery senza troppe velleità. Silo è l’erede di Lost. Ma dirlo non vuol dire caricare la serie di troppe aspettative, semplicemente indirizzare una certa tipologia di pubblico verso la serie, che è una sintesi tra Snowpiercer e Lost. Il rilascio settimanale degli episodi permette allo spettatore di immergersi nel mondo cupo, buio, privo di luce del Silo. 

I dieci episodi della prima stagione forniranno alcune risposte ma alimenteranno altri dubbi e curiosità sulla serie e proprio questa è una delle eredità di Lost. Siamo davanti a una serie che non ha fretta di darti risposte ma lascia che siano gli spettatori a formulare le proprie ipotesi. Come Lost dà grande valore ai flashback che contribuiscono a formare il carattere dei personaggi e ad alimentare il mistero. Ma Silo non è solo un mystery, è anche, se non soprattutto, una dura riflessione sul presente e sulla deriva della società in cui tutto è controllato e filtrato, in cui ogni messaggio è veicolato secondo il volere di un’altra persona e della massa.

Una società da incubo in cui il dubbio è se scappare sfidando l’ignoto o rimanere, sfidando il noto. Silo si avvale di personaggi ambigui che non danno certezze ma solo dubbi, costruiti sulle sfumature e non sulle nettezze di colore. Una serie che rimanda a quei prodotti del passato abbandonati dalle tv, dalle piattaforme perché “pericolosi” in quanto ad alto rischio di abbandono. Ma per chi ha la capacità e la voglia di lasciarsi trascinare dal mistero, per chi non ha fretta, Silo sarà un viaggio indimenticabile. Voto 8 Riccardo Cristilli

Silo

  • Giorgia Di Stefano - 7.5/10
    7.5/10
  • Riccardo Cristilli - 8/10
    8/10

Silo

Dimenticate le serie tv “mordi e fuggi” da cui siamo invasi oggigiorno, quelle da consumare velocemente in un weekend e via per intenderci.
Silo è tutt’altro: è una serie profondamente strutturata e curata, che richiede la massima attenzione e concentrazione. I dieci episodi della prima stagione forniranno alcune risposte ma alimenteranno altri dubbi e curiosità

Voto:

7.8/10
7.8/10