Dituttounpop > Cinema > Recensioni Film > The Quiet Girl: arriva su RaiPlay il fenomeno del cinema irlandese – La recensione

The Quiet Girl: arriva su RaiPlay il fenomeno del cinema irlandese – La recensione

The Quiet Girl è un film scritto e diretto da Colm Bairéad e basato su un racconto di Claire Keegan. Uscito nel 2022, ha raccolto il plauso di pubblico e critica, diventando il film irlandese che ha incassato di più nella storia ed il primo ad essere candidato all’Oscar per il miglior film straniero. La pellicola è disponibile su RaiPlay a partire dal 4 maggio 2024.

The Quiet Girl: una delicata storia di found family

Cáit è una bambina di nove anni che vive in una famiglia numerosa, impoverita e disfunzionale nelle campagne irlandesi. L’ambiente difficile ed un padre impaziente e ludopatico mal si coniugano con la sua natura sensibile, tanto che Cáit parla poco e passa la maggior parte del tempo a cercare di eludere la compagnia di familiari e compagne.  Per togliersi di torno questa figlia difficile nel periodo di un nuovo parto i genitori la spediscono a casa di Eibhlín e Seán, una coppia di lontani parenti di mezza età.

Eibhlín l’accoglie sin da subito con affetto, guidandola ed insegnandole a prendersi piccole responsabilità nella fattoria, mentre Seán si mantiene cortese ma evitante. Per la prima volta in un ambiente che è pronto ad amarla per come è, Cáit saprà diventare sicura di sé e costruire un rapporto con entrambi i Kinsella, nonostante i segreti e le ferite che ciascuno di loro si porta dietro.

In punta di piedi

Se il recente Sei fratelli affronta il tema della famiglia con un turbinio tutto italico di emozioni e discussioni, The Quiet Girl fa il contrario. Dopo un inizio un po’ didascalico (ma che, in fondo, serve soltanto per motivare il viaggio a casa dei Kinsella), inizia a dire quello che deve dire senza parlare. Mostrando, lasciando spazio ai personaggi per avvicinarsi e allo spettatore di avvicinarsi a loro. Un’esperienza cinematografica per molti versi atipica per gli standard odierni, ma che, se ci apriamo alla possibilità, sa essere impattante in modo molto singolare.

La poetica dei vuoti 

The Quiet Girl è un film che abbraccia i ritmi lenti della campagna irlandese, ma è anche estremamente conscio del fatto che lentezza non significhi noia. Girato in un 4:3 granuloso che ci proietta nel 1981 nel quale è ambientato, le inquadrature sono composte con una cura infinita, ogni immagine un tableau a sé stante ricco di colore e di tensione. I lunghi silenzi che si possono intuire già dal titolo non sono vuoti, ma arazzi sonori tessuti dai mille rumori della vita — naturale e antropica — della campagna. Un film che ci ricorda che per toccare davvero qualcosa cose dobbiamo ricordarci di lasciargli lo spazio per venire a toccare noi.

Il cast 

La titolare e silenziosa Cáit è interpretata da Catherine Clinch. Eibhlín e Seán Kinsella, una coppia di coniugi che l’accolgono in casa loro, sono interpretati rispettivamente da Carrie Crowley e Andrew Bennett, mentre Michael Patric e Kate Nic Chonaonaigh interpretano i genitori biologici di Cáit.

The Queit Girl

The Quiet Girl è un film che dice quello che deve dire senza parlare: mostrando, lasciando spazio ai personaggi per avvicinarsi e allo spettatore di avvicinarsi a loro. Un’esperienza cinematografica per molti versi atipica per gli standard odierni, ma che sa essere impattante in modo singolare.

Voto:

7/10
7/10