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Vostro Onore: il commento al primo episodio della serie Rai

Vostro Onore, le prime impressioni dal primo episodio della serie Rai, remake della serie israeliana Kvodo.

Da lunedì 28 febbraio 2022 su Rai 1 debutta Vostro Onore, una serie che nasce come adattamento della serie israeliana Kvodo dalla quale è nato anche un remake americano con Bryan Cranston in onda su Showtime (su Sky in Italia). La serie è composta da 4 appuntamenti in prima serata che andranno in onda ogni lunedì alle 21:15 circa su Rai 1.

La serie è scritta da Donatella Diamanti, Laura Grimaldi; Paolo Piccirillo, Gianluca Gloria e Mario Cristiani. Vostro Onore è prodotta da Indiana e Rai Fiction ed è diretta da Alessandro Casale. Tutti i dettagli sulla trama e il cast li trovate nella nostra scheda, cliccando qui.

Recensione – Il commento al primo episodio in onda stasera

Vostro Onore è molto più semplice nei contenuti rispetto a quella americana, anche se il paragone sembra un po’ scontato. In conferenza stampa hanno precisato che l’adattamento italiano è iniziato prima dell’uscita dello americano. L’intenzione di adattare la storia alla nostra cultura è chiara e si riflette già nel primo episodio in onda stasera.

La Your Honor americana, per quanto il paragone un po’ cozza con la necessità detta sopra, aveva sicuramente dei difetti in alcune scelte fatte dal protagonista, ma che in fondo riflettevano la situazione impossibile in cui si ritrova il protagonista. Entrambe le serie hanno in comune l’elemento base che spinge le dinamiche e muove i protagonisti: cosa è disposto a fare un padre per salvare il figlio? Una risposta così soggettiva che è anche complicato darla e pensare che possa essere unanime. E probabilmente le varie differenze nelle due versioni degli adattamenti sono proprio un espressione di questo concetto.

Quello che però è comparabile è la messa in scena, le scelte stilistiche fatte per raccontare il modo in cui un uomo che rappresenta la giustizia ha percorso una strada in discesa verso la distruzione dei suoi valori, e quindi tutta la sofferenza e i dilemmi morali che ne derivano.

Nella versione italiana si perde la scelta che ricade nello spettatore nel capire da che parte stare, quella del giudice o quella della famiglia della vittima, ma allo stesso tempo carnefice. La differenza tra due prodotti realizzati per un canale via cavo premium e quello più generalista come Rai 1, e evidente e sta nella semplificazione. Vostro Onore semplifica la situazione ridimensionando, almeno nella prima puntata che comunque copre già buona parte della storia, il racconto della famiglia della vittima. Meno protagonista sul lato “sentimentale” e più protagonista nel lato “crime” della vendetta, rispetto all’equilibrio presente nella versione americana.

Sfumature, ambiguità e complessità come caratteristiche per una serialità più esportabile

Vostro Onore non doveva essere uguale a Your Honor o alla versione israeliana, sia chiaro. Ma la scelta di semplificarla concentrando tutto sull’indagine e su come il giudice Pagani risponde ai vari progressi della polizia, la rende un’altra tipologia di prodotto. La serie è sicuramente un prodotto moderno che si inserisce perfettamente nello stile del paniere di serie prodotte da Rai Fiction con buone potenzialità di presa sul suo pubblico.

É però necessario ribadire che per ottenere quella rilevanza internazionale della serialità italiana a cui si aspira, sarebbe bello sfidare lo spettatore, spingerlo a riflettere, a fare le sue scelte. Giocare con le sfumature, sull’ambiguità dei ruoli, spingere anche un po’ di più con la violenza, piuttosto che scegliere a priori al posto suo. Insomma abbandonare quella funzione educativa da servizio pubblico che ormai risulta stantia, oltre che poco esportabile.

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