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Physical 2 la recensione: su Apple Tv+ prosegue la lotta di Sheila contro se stessa e il mondo intero

Physical 2 ci riporta negli anni ’80 tra aerobica e la voglia matta di avere successo

Pronti per rimettere tuta e scaldamuscoli? La seconda stagione di Physical è disponibile da oggi, 3 giugno, con il primo di 10 episodi che saranno poi rilasciati settimanalmente su Apple Tv+. Avevamo lasciato la nostra Sheila (Rose Byrne) con il sogno di intraprendere una carriera nel mondo delle videocassette nel fitness e in particolare nell’aerobica. Mentre il marito, Danny (Rory Scovell), affrontava una cocente sconfitta politica.

La seconda stagione riparte proprio da qui. Sheila è ormai in rampa di lancio ma la sua voce interiore non si è ancora sopita, anzi continua a stuzzicarla con cattiverie di ogni tipo, riportando i suoi veri pensieri sulle varie situazioni in cui si trova la protagonista. Intanto Danny cerca il suo ruolo in famiglia e nella società e Greta (Diedre Friel) cerca di trovare un nuovo equilibrio nel rapporto con Sheila di cui continua a essere la prima fan.

Physical 2 una commedia per riflettere

Torniamo ancora una volta negli anni ’80 dopo Stranger Things e Winning Time: L’ascesa della dinastia dei Lakers con la seconda stagione di Physical. La serie è una commedia dalle forti connotazioni dark che affronta diversi temi importanti ieri come oggi, dall’accettazione di sè, alla voglia di successo, ai disturbi alimentari e della personalità. Tanti temi affrontati dosando sapientemente l’elemento drammatico con quello più ironico, trovando un equilibrio capace di intrattenere e al tempo stesso di far riflettere.

La vita di Sheila in questa seconda stagione sta per cambiare in modo radicale. Non è più certa del proprio posto nella sua famiglia, convinta che Danny sia un ancora alla nave del suo successo piuttosto che il vento che dà forza alla sua corsa. Al contrario di Greta, la sua migliore amica, o meglio l’amica che pende dalle sue labbra e ricca a sufficienza per essere sfruttata a dovere. In questa seconda stagione il loro rapporto si evolverà e Sheila capirà l’importanza dell’amica, oltre i suoi fondi economici. L’arrivo del personaggio di Murray Bartlett, il guru del fitness Vinnie, apre nuove porte a Sheila, un’anti-eroina sempre pronta a suggere il meglio degli altri per sfruttarlo a proprio vantaggio.

Ma nonostante questo è impossibile non adorare il personaggio creato da Rose Byrne. Le sue fragilità sono al tempo stesso la sua forza. La voce interiore che la tormenta è anche la spinta a migliorarsi costantemente, anche a costo di dover soddisfare in qualche modo le proprie pulsioni, con il cibo o…in altri modi. Physical ha la capacità di affrontare le difficoltà psicologiche, i disturbi alimentari con un forte senso di verità, senza aver paura di mostrare ma al tempo stesso senza cedere a facili moralismi o presunte lezioni educative. Sono una volta toccato il fondo si può risalire.

La morale che lascia Physical è che non bisogna mai arrendersi e che nessuno è perfetto, abbiamo tutti tante facce e non sempre le lasciamo scoprire. Ma anche che non bisogna sempre fidarsi della propria voce interiore. La forza della serie sono sicuramente i suoi personaggi, scritti in modo impeccabile, immagini “vive” di un’epoca, di un mondo, di uno stile di vita.

Il cast

  • Rose Byrne è Sheila Rubin
  • Rory Scovel è Danny Rubin
  • Geoffrey Arend è Jerry
  • Paul Sparks è John Breem
  • Lou Taylor Pucci è Tyler
  • Della Saba è Bunny Kazam
  • Dierdre Friel è Greta
  • Murray Bartlett è Vinnie
  • Ian Gomez è Ernie
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