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Westworld una cancellazione che fa male ai fan ma non agli attori che saranno pagati lo stesso

La cancellazione brutale di Westworld ha sconvolto i fan della serie tv, quelli che fin dall’inizio si erano persi nel labirinto di Jonathan Nolan e Lisa Joy e ancora stanno aspettando una via d’uscita. Eppure ci saremmo dovuti aspettare questa decisione. Non solo perchè era la prima volta che HBO non rinnovava Westworld mentre era ancora in onda, ma anche perchè siamo in un’era di ristrutturazione economica del sistema tv. Discovery ha acquistato Warner Bros con l’obiettivo di rientrare delle perdite. Ed è quello che stanno facendo cancellando mega progetti, bloccando film e serie tv prima della loro uscita.

Come spiega bene deadline, HBO e Warner Bros. Discovery hanno adottato, giustamente, lo stesso parametro di Netflix: il rapporto tra costi e spettatori. Brutale quanto vogliamo ma inevitabile. Talvolta noi fan dimentichiamo che non sono società di beneficenza o mecenati dell’arte che realizzano prodotti in perdita, ma aziende che devono fare profitti attraverso film e serie tv. E da questo punto di vista la decisione è inattaccabile.

Una serie che costa 100 milioni di dollari a stagione, non può generare solo 4 milioni di spettatori. House of the Dragon, per restare a HBO, costa 125 milioni di dollari ma ha raggiunto 29 milioni di spettatori fra tutte le piattaforme. Secondo alcune fonti gli 8 episodi di Westworld 4 sarebbero costati 160 milioni di dollari.

Gli attori di Westworld pagati lo stesso

Tra i costi di Westworld ha influito ovviamente anche il cast che secondo le stime di deadline sarebbe costato tra i 10 e 15 milioni per la quinta stagione, con un costo totale della stagione superiore agli 80 milioni di dollari. Evan Rachel Wood, Thandie Newton, Jeffrey Wright ed Ed Harris dopo la seconda stagione sono arrivati a 250 mila dollari ciascuno per episodio, secondo quanto riporta deadline, cui va aggiunto Aaron Paul arrivato proprio nella terza stagione.

E secondo le fonti di deadline saranno pagati lo stesso. Il cast avrebbe firmato il nuovo accordo prima della quarta stagione, a lungo ritardata a causa della pandemia. Non è infatti insolito per produzioni importanti bloccare gli attori per evitare che firmino per altri progetti e non siano disponibili per un’eventuale nuova stagione. Così anche se non sarà mai realizzata la quinta stagione il cast e Jonathan Nolan e Lisa Joy saranno pagati lo stesso per Westworld.

I piani erano altri ma…

I piani per Westworld erano decisamente altri. Sia la coppia Nolan-Joy che HBO originariamente immaginava una struttura su sei stagioni. Infatti quando Joy e Nolan hanno lasciato Warner Bros per firmare con Amazon, fecero inserire una clausola che permetteva loro di restare showrunner di Westworld fino alla sesta stagione.

Ma nel frattempo tutto è cambiato. La serie è passata da essere acclamata da pubblico e critica all’esser criticata, ottenendo anche meno nomination agli Emmy rispetto alle 20 delle prime due stagioni. Oltre la serie stessa a cambiare è stato anche il complessivo sistema televisivo. Westworld era stata ordinata nel 2013, la prima stagione ha debuttato nel 2017, dopo non pochi problemi produttivi, la quarta stagione poi è tornata a quasi 2 anni dalla precedente mentre intanto il pubblico era bombardato di titoli da vedere su tutte le piattaforme. E una serie complessa, magari imperfetta, come Westworld è finita schiacciata. Dura la vita per la complessità in tv oggi.