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Prime Impressioni: Prodigal Son, il finto procedurale che gongola del proprio cast

Prodigal Son, un procedurale mascherato da thriller che punta tutto sul proprio cast e soprattutto su Michael Sheen

Lunedì 23 settembre la stagione televisiva americana oltre a All Rise (qui il commento alla premiere) ha presentato anche Prodigal Son, probabilmente, almeno sulla carta, una tra le novità più attese della stagione 2019/20. Prodigal Son rappresenta a pieno il nuovo corso di Fox, canale diventato indipendente, senza uno studio di riferimento, dopo la vendita da parte di Murdoch a Disney del gruppo 20th Fox, e capace di ordinare prodotti anche di breve durata co-producendoli insieme ad altri, come Warner Bros in questo caso, diventando una sorta di canale basic cable ma free.

Originariamente per il ruolo da protagonista era stato scelto Finn Jones ma dopo le prime letture del copione è stato deciso di sostituirlo e al suo posto è stato chiamato Tom Payne reduce da The Walking Dead (qui i dettagli).

La serie è prodotta da Fon Entertainment con Warner Bros e Berlanti Productions. Gli autori sono Chris Fedak e Sam Sklaver già dietro il fallimentare Deception sempre con gli stessi produttori. Warner Bros è il distributore (arriverà in Italia sui canali Premium’)

Prodigal Son – La Trama

Prodigal Son è la storia di un complicato rapporto tra padre e figlio. Malcolm Bright è un profiler esperto di serial killer, licenziato dall’FBI per i suoi metodi poco convenzionali. Ma Malcolm conosce bene i killer perchè è cresciuto insieme a uno di loro. Il padre, un famoso e rinomato chirurgo, il dottor Whitly, era anche un serial killer e per questo ora si trova in prigione. L’arrivo di un emulatore del metodo paterno, porterà Malcolm ad aiutare la polizia di New York, tornando dopo anni a incontrare il padre. Dando la caccia ai serial killer Malcolm imparerà qualcosa in più su se stesso.

Le prime impressioni

Un padre e un figlio uniti dagli omicidi. Prodigal Son inaugura il nuovo corso della nuova Fox dando vita a un thriller che punta tutto sul grande cast e sul monumentale Michael Sheen capace di dare profondità e follia al personaggio del dottor Whitly, padre amorevole e serial killer.

Sotto le vesti di un thriller serializzato si nasconde però un classico procedurale, con caso di puntata da risolvere, tipico della tv generalista in chiaro. La componente orizzontale della narrazione è garantita dai rapporti interpersonali dei protagonisti e dalla figura di Malcolm la cui psiche sicuramente ci farà “divertire”. Poco valorizzata Bellamy Young, almeno nel pilot. Certo, avendo scelto un’attrice del suo livello, importante da un punto di vista televisivo, tutto lascia pensare che in futuro il suo personaggio sarà ampliato.

E proprio questa è la forza di Prodigal Son che non dovrebbe avere troppe puntate e ha ancora tanto da poterci mostrare. Certo parliamo sempre di un prodotto Berlanti/Warner Bros dagli autori di Deception (e si nota qua e là qualche nota più simpatica come nelle interazioni dei poliziotti), è a tratti un po’ troppo semplicistico nel racconto e visivamente carico. Ma gli attori salvano la situazione. Voto 7.5 Riccardo Cristilli


La mia prima impressione su Prodigal Son è tutta sul cast, un trio di nomi noti composto dal straordinario Michael Sheen (del quale ci siamo innamorati nella terza stagione di The Good Fight), la “scene stealerBellamy Young, e la sorpresa Tom Payne. Se di Michael Sheen è superfluo aggiungere qualcosa, e di Bellamy Young si è succubi del suo fascino e della sua prepotenza nelle poche scene in cui appare, la vera sorpresa, almeno per me, è Tom Payne.

L’attore interpreta il protagonista Malcolm Bright/Whitly il figlio de “Il Chirurgo” un famoso serial killer che adesso si trova all’interno di una prigione psichiatrica. Payne riesce benissimo a far trasparire il conflitto interiore che affligge il protagonista, quella paura di essere come il padre che gli causa incubi e non pochi problemi nella vita personale e professionale. Le scene migliori sono quelle in cui Malcom si lascia andare alla follia, con uno sguardo da psicopatico travolgente, come se fosse posseduto da un’altra entità.

Non commento gli altri aspetti della serie perchè sarebbe una valutazione scontata, per me che non amo i crime e i procedurali in generale, soprattutto quelli come questo con una fotografia da fondo di bottiglia, e atmosfere cupe alla Gotham, che rendono il tutto così antico e poco attraente. Ma per il momento la forza travolgente del cast prevale su tutto il resto, in più la serie non avrà una stagione lunga. Per questo il mio voto al pilot di Prodigal Son è 7, tutto per il cast… travolgente, ah l’ho già detto… Davide Allegra.


La mia impressione dal pilot di Prodigal Son è che è tutto quello che ci aspettava da trailer e presentazione agli Upfront, e nulla di più. Potrebbe funzionare per il cast e per la durata minore della stagione, bravi come sempre i tre interpreti principali, una piccola sorpresa Tom Payne. Interessante anche il fatto che, tolto il procedurale nudo e crudo col caso della settimana che nemmeno io amo particolarmente, l’aspetto “affettivo” e orizzontale della trama è tutto volto sul lato familiare della vicenda. Da un lato con il personaggio della sorella di Malcom e figlia del “Chirurgo” troppo piccola quando fu arrestato il padre per essere rimasta traumatizzata da lui e che ora fa ovviamente la giornalista (così potrà interagire col fratello lavorativamente parlando, e sicuramente trovarsi in conflitto con lui), dall’altro con quello di Malcom stesso, che potrebbe avere un’indole seriale come il padre. Il suo lavoro lo porta a casa ma dovrà fare molto di più negli episodi successivi per distinguersi dal marasma televisivo attuale. Voto 6.5 Federico Vascotto


Gli Ascolti della premiere

Grazie al traino di 911 e a una buona campagna promozionale Prodigal Son debutta con l’1.0 di rating e 4.18 milioni di spettatori totali, nella fascia 18-49 anni è il miglior debutto per una nuova serie tv in questa stagione finora. Nei primi 3 giorni la serie cresce a 1.5 di rating e 6.25 milioni.

Il cast

  • Tom Payne è Malcolm Bright (ex Whilty) profiler FBI licenziato dall’agenzia che collabora con la polizia di New York, ha una prospettiva unica nella caccia ai serial killer, vive con la paura che le tendenze sociopatiche possano prendere il sopravvento
  • Michael Sheen è il dottor Martin Whitly il padre di Malcolm, in carcere dopo aver commesso 23 omicidi come “Il Chirurgo”
  • Bellamy Yung è la mamma di Malcolm, donna d’affari che vuole dimenticare quanto fatto dal marito
  • Halsont Sage è Ainsley Whitly la sorella di Malcolm, giornalista
  • Lou Diamond Phillips è Gil Arroyo tenente della polizia di New York, conosce e si è occupato di Malcolm da quando arrestò il padre
  • Aurora Perrineau è la detective Dani Powell
  • Frank Harts è il detective JT Tamerl
  • Keiko Agena è la dottoressa Edrisa Guilfoyle patologa
Prodigal Son è un thriller con al centro un profiler licenziato dall'FBI e ora collaboratore della polizia di New York figlio di un famoso serial killer. Nel cast Tom Payne, Michael Sheen e Bellamy YoungPrime Impressioni: Prodigal Son, il finto procedurale che gongola del proprio cast