Al momento Tyler Perry è uno degli uomini più impegnati di Holliwood: regista, sceneggiatore, produttore e alle volte anche attore, negli ultimi anni è riuscito a tenere l’astronomica media di tre film all’anno. Il suo sodalizio con Netflix continua dopo e Mea Culpa e The Six Triple Eight dell’anno scorso sulla piattaforma arriva il thriller Straw. Il film è disponibile dal 6 giugno e in questi giorni ha scalato la top ten, risultando il film più visto nella settimana 2-8 giugno su Netflix.
Straw – Senza uscita: giornata dura, vita dura
La vita di Janiyah Wilkinson è una fatica continua. Due lavori, una figlia dalla salute instabile che ha bisogno di continue attenzioni e medicine costose, il fiato dei servizi sociali sul collo e nessuno, nessuno che le dia una mano. E se ogni giornata è difficile, le 12 ore che seguiamo durante il corso di Straw sono un’incubo, il momento in cui il castello di carte che regge insieme la vita della sua famiglia viene scosso terribilmente, e ogni pezzo rischia di spazzare via il precedente. Casa, lavoro, macchina, figlia: tutto è rischio. Per salvarle deve incassare l’assegno con lo stipendio, ma quando l’impiegata della banca pensa Janiyah voglia rapinarla, la giornata si trasforma rapidamente in uno stato d’assedio…
Mondo cane
I parallelismi con un altro Quel pomeriggio di un giorno da cani, altro film costruito intorno a un cruciale stallo in banca, si sprecano. E se il film di Lumet — che sta per compiere cinquant’anni — è una finestra abbastanza empatica (per l’epoca) delle difficoltà e soprattutto della realtà psicologica dell’essere LGBT nella New York degli anni ’70, Straw rivolge la propria attenzione sulle difficoltà delle persone nere e su quegli strati della società in cui non c’è nessuna rete di sicurezza.

L’importanza di cucinare
L’asfissiante realtà psicologica delle persone che si trovano senza nessuno spazio di manovra — quanto la mancanza di alternative sia un’esperienza totalizzante, mastodontica — è un tema assolutamente sottoesplorato in maniera convincente nel cinema contemporaneo. Il che rende ancora più un peccato il fatto che Straw lo approcci con tutta la nuance di un calcio nei denti: il cuore è al posto giusto, il comparto tecnico fa quel che deve, è proprio la scrittura ad essere meramente abbozzata.
Tyler Perry, non so se posso perdonarti. Se avessi dedicato un anno intero a questo film potremmo avere una pietra miliare, e invece ci troviamo con un altro film usa e getta. Per una visione davvero d’impatto sul tema, il mio consiglio appassionato continua ad andare sempre sul più tosto ma bellissimo Gli indesiderabili.
Il cast
Taraji P. Henson è Janiyah Wilkinson, una madre single che fatica a tenere insieme tutti i pezzi della propria vita. Teyana Taylor è la Detective Raymond, poliziotta assegnata al caso che è cresciuta in una situazione simile a quella di Janiyah. Sherri Sheperd è Nicole, direttrice di banca che lentamente inizia a empatizzare con Janiyah, mentre Ashley Versher è Tessa, una giovane impiegata la cui unica priorità è tornare a casa.
La recensione
Il tema della realtà psicologica di chi non ha alternative è importante, attuale e raramente ben rappresentato. In questo caso, è la scrittura ad essere criminalmente frettolosa. Tyler Perry, non so se posso perdonarti. Se avessi dedicato un anno intero a questo film potremmo avere una pietra miliare, e invece ci troviamo con un altro film usa e getta.
Voto:
5.5/10