Home Blog Pagina 1494

Danza con Me, Roberto Bolle apre il 2020 di Rai 1

0

Danza con me su Rai 1 il primo giorno dell’anno

Per la terza volta di seguito sarà Roberto Bolle il protagonista del primo grande show dell’anno. Anche il 2020 si apre con Danza con me uno spettacolo all’insegna della grazia e della bellezza.

Appuntamento ormai tradizionale, eppure sempre diverso, “Danza con me” è riuscito a radunare intorno a sé un pubblico ampio e nuovo, con incredibili successi di share e di critica, fino a vincere nel 2018 il prestigioso premio internazionale del Rose D’Or come miglior programma di entertainment a livello europeo, motivo d’orgoglio per tutta la televisione italiana.

Prodotto con Ballandi e Artedanza srl da Rai 1 torna quindi a puntare tutto sull’arte e sull’eccellenza italiana, con una miscela inedita di danza e ironia, classicità e innovazione in pieno “stile Roberto Bolle” – qui non solo protagonista, ma anche ideatore e direttore artistico del format.

L’inedita coppia Giampaolo Morelli e Geppi Cucciari tengono le fila del racconto con ironia e partecipazione di diversi artisti. Si ricompone, per la prima volta in televisione, un terzetto che ha già emozionato quest’estate all’Arena Flegrea di Napoli durante OnDance – la grande festa annuale della danza di Bolle – formato dall’Étoile con Andrea Bocelli e Stefano Bollani. Accanto a Roberto, a interpretare uno dei grandi successi del tenore toscano accompagnato dal pianoforte di Bollani, Nicoletta Manni, Prima Ballerina della Scala di Milano.

Il mondo delle favole, cui tanta parte dell’immaginario coreutico è ispirato, è stupendamente rappresentato da Roberto Benigni e Matteo Garrone, che hanno dato vita ad una versione indimenticabile al cinema di Pinocchio. Sulle note del Premio Oscar Dario Marianelli, autore della colonna sonora di Pinocchio, Bolle ancora una volta emoziona ricordando l’universo magico dell’infanzia e del sogno.

Tornano a fare visita anche Virginia Raffaele, sempre sorprendente a fianco dell’Étoile, e il duo Luca e Paolo, in vesti nuove ed esilaranti.
Per la prima volta, invece, portano il loro straordinario contributo al programma Alberto Angela e, con un omaggio indimenticabile all’umanità di Charlie Chaplin, Luca Zingaretti.
La musica, sempre protagonista, è rappresentata anche da artisti come Nina Zilli, con la quale si ricorderanno i fantastici anni ‘60 in tv e in danza e Marracash che, insieme con Cosmo, farà danzare non solo Bolle, ma i giovani ballerini dell’Accademia Teatro alla Scala, ancora una volta al centro della scena.

Tutti ospiti che giocano, danzano, sperimentano al di là dei generi e dei confini con mise en scène che aprono nuovi scenari e possibilità al balletto.

Le serie tv flop del 2019, le delusioni dell’anno seriale

Serie Tv flop del 2019 le delusioni dell’anno da The OA a What/If da Emergence a Caterina la Grande

L’incremento esponenziale del numero di serie tv realizzate ogni anno, se da un lato rende complicato seguire tutto e realizzare le classifiche dei prodotti più interessanti (ma nonostante tutto ci siamo riusciti), porta anche a delle serie tv flop clamorose, prodotti che era meglio evitare, buchi nell’acqua rumorosi e clamorosi.

Sempre con l’ovvia premessa che parliamo da un punto di vista soggettivo, di chi su questo sito vi racconta le serie tv, abbiamo provato a fare il punto sui prodotti più deludenti del 2019, serie tv che abbiamo iniziato e poi abbandonato, altre che abbiamo proseguito e avremmo preferito non farlo, prodotti flop durati così poco da essere presto dimenticati. Evitando di fare una classifica abbiamo deciso di suddividere in “blocchi” di delusioni le serie tv flop del 2019.

Le clamorose

  • BH90210 (FOX/inedita): il sorprendente ritorno estivo di Beverly Hills 90210 è anche una clamorosa delusione. La serie evento in 6 episodi, brutalmente cancellata da Fox senza alcuna possibilità di appello, è una serie tv confusa che punta solo e soltanto sull’effetto nostalgia creando un mix tra realtà e finzione incomprensibile e superfluo. Se l’idea poteva funzionare in un formato comedy da 20 minuti, trasformato in drama con venature tra il thriller e la soap si sgonfia rapidamente. Gli attori interpretano loro stessi ma in versioni esagerate, più vicine ai loro personaggi, mentre tentano di riportare in vita Beverly Hills. La finzione che diventa realtà, che diventa finzione. Ma il gioco di specchi e riflessi si spezza rapidamente.
  • Caterina la Grande (HBO/Sky Atlantic): l’accoppiata tra i due gruppi sulle due sponde dell’Atlantico è sempre sinonimo di qualità, da Chernobyl a Euphoria da Game of Thrones a Veep, HBO e Sky tornano spesso nelle classifiche delle migliori serie dell’anno e del decennio. Ma non tutte le ciambelle riescono con il buco. Catherine the Great nonostante il cast, l’opulenza e le maestranze coinvolte rientra tra i flop clamorosi dell’anno. Una stanca soap regale, ambientata alla corte di Caterina, più concentrata sulle dinamiche amorose che su quelle politico-culturali. Tremenda la scelta del cast: per quanto bravi vedre la 74enne Helen Mirren interpretare l’imperatrice trentenne con dialoghi sui “ragazzi e i giovani” è alquanto imbarazzante e svilente per l’intelligenza di chi guarda.
  • Designated Survivor 3 (ABC/Netflix): dopo due stagioni trascorse su ABC tra alti e bassi, cambi di showrunner, liti di Kiefer Sutherland, in cerca di una sua strada, la serie tv sul “presidente per caso” dopo una tragedia, viene salvata da Netflix dopo la cancellazione. Ma la piattaforma di streaming invece di rafforzarne la struttura narrativa grazie a un limitato numero di episodi, evitando le “crisi di puntata” da far affrontare al Presidente, precipita la serie in uno stanco e banale racconto elettorale, senza mistero, senza pathos, senza carica politica. Un buco nell’acqua non a caso immediatamente cancellato.
  • Hanna (Amazon Prime Video): tanto rumore per nulla, Hanna assomiglia a un compito in classe ben fatto ma senz’anima, cui si può prendere sei perchè magari non ci sono errori di grammatica ma in cui non c’è una tesi, non c’è la personalità di chi l’ha scritta. Una serie che vuole accontentare tutti ma finisce rapidamente nell’angolo degli oggetti inutili del cervello.
  • The OA 2 (Netflix): la prima stagione di The OA ha diviso il pubblico tra chi ne ha amato l’assurda complessità, il folle sviluppo e chi l’ha odiata per le stesse identiche ragioni. La seconda stagione è così superflua che Netflix ha pensato bene di cancellare la serie senza dare un vero e proprio finale, anzi chiudendola con un clamoroso cliffangher. Roba che ha riportato alla mente quando i canali generalisti facevano serie tv mystery con finale aperto cancellandole dopo la prima stagione. Una serie cult ma più per una cerchia di giornalisti/blogger/influencer che per gli spettatori (altrimenti avremmo avuto una terza stagione). Continuare a insistere nei meandri dell’assurdo, della sorpresa forzata senza dar vita a una storia vera e propria non ha aiutato la serie.

I “ma perchè”

  • Chambers (Netflix): Uma Thurman doveva essere il faro che illuminava (e attirava il pubblico) ma nemmeno lei è bastata a salvare un flop conclamato, certificato e forse mai messo in discussione.
  • What/If (Netflix): la serie che segna una svolta tombale sulla carriera di Renee Zellweger imbottita di plastica e dal volto quasi paralizzato dal botox, una serie tv esagerata, da cui ci si aspettava qualcosa di più che un semplice mystery drama
  • Dickinson (Apple Tv+): la premessa di rendere pop e divertente la vita di Emily Dickinson si scontra con un insieme di banalità che non strappano risate, davvero superflua
  • A confession (ITV): quello che parte come un classico crime inglese, teso e con un sempre ottimo Martin Freeman, sbrodola in uno stanco melodramma personale

Sprechi generalisti – Serie Tv Flop

  • Stumptown (ABC/Fox): l’obiettivo di ABC con questa serie era dichiarato, riconquistare il primato sul pubblico femminile attraverso un crime-procedurale contemporaneo, per il momento però, anche se la serie sarà magari rinnovata grazie a fattori altri oltre gli ascolti, l’obiettivo appare fallito. La serie con Cobie Smulders tenta di alzare l’asticella con un personaggio scorretto e anticonvenzionale, una sorta di Jessica Jones edulcorata ma finisce per entrare nei soliti schemi non trovando una ragione per emergere nel vasto mare della serialità.
  • Emergence (ABC/Fox): Alison Tollman è la protagonista di questo mystery drama fortemente voluto da ABC per quella riconquista del pubblico femminile di cui parlavamo qui sopra. Il tentativo di replicare il fascino dei mystery del passato annacquati da elementi drammatici e familiari, si scontra con una trama piatta e che profuma di già visto
  • Whiskey Cavalier (ABC/Premium Crime): flop clamoroso, ancor più per i nomi coinvolti. Lauren Cohan e Scott Foley dovevano rappresentare la nuova coppia capace di far innamorare gli spettatori ma la chimica tra i due non scatta e il tentativo di creare un procedurale divertente si incastra nella ripetitività della formula e delle battute. Peccato perchè poteva rappresentare il salto di qualità per Cohan fuori dal mondo di Walking Dead.
  • The Passage (Fox/Fox): dopo una lunga lavorazione, la serie tv tratta dal romanzo di Justin Cronin doveva raccontare un mondo travolto dalla presenza di una sorta di vampiri la cui unica speranza era una bambina, la dinamica “paterna” tra l’agente chiamata a proteggerla e quella horror non convincono facendo naufragare l’operazione.
  • The Fix (ABC/Canale 5): The Fix può essere l’emblema di un modo di costruire le serie tv da generalista superato e destinato costantemente a fallire a meno di clamorosi miracoli. L’idea di far fare una serie a Marcia Clark procuratrice del caso O.J. Simpson che ricalcasse più o meno da vicino lo stesso caso poteva funzionare sulla carta ma la resa è più da fiction di serie B, da film tv di Lifetime che da serie destinata a conquistare il pubblico.
  • Almost Family (Fox): il punto interrogativo dell’anno. Adattamento di una serie australiana, Almost Family racconta di un uomo, un medico esperto in fertilità femminile che per lanciare la sua società ha usato il proprio sperma per diverse donne. L’emergere dello scandalo porta la sua unica figlia a conoscere fratelli e sorelle che non sapeva di avere. La formula da comedy mischiato con il drama resta nel limbo imperfetto di chi non sa scegliere una strada incorrendo così in una doppia critica su entrambi i fronti.
  • Bluff City Law (NBC): ancora? un legal drama spento e completamente superfluo il cui primo episodio non ha nemmeno la voglia di essere un pilot.
  • Sunnyside/Perfect Harmony (NBC): le comedy NBC spiccano e spiccavano per il loro tentativo di differenziarsi dagli altri, da quelle più familiari a quelle “con gruppo di amici”, questo doppio tentativo sembra più un passaggio a vuoto quasi da anno di transizione in attesa di migliori fortune.

Recensione His Dark Materials, il fantasy per famiglie dal 1° gennaio su Sky Atlantic

Recensione His Dark Materials, il fantasy BBC e HBO tratto dai libri di Philip Pullman, in onda dal 1° Gennaio su Sky Atlantic.

Il 2020 di Sky Atlantic si apre con un nuovo fantasy, His Dark Materials (Queste Oscure Materie) adattamento televisivo, realizzato da BBC e HBO, della trilogia di romanzi di Philip Pullman. La serie, composta da 8 episodi e rinnovata per una seconda stagione, andrà in onda dal 1° gennaio 2020 alle 21:15 su Sky Atlantic, con due episodi a settimana.

His Dark Materials sarà disponibile live in streaming su NowTV e Sky Go, e on-demand su satellite, Now Tv e Sky Go (i primi due episodi andranno in onda anche su Sky Uno). La serie è stata scritta interamente da Jack Thorne (Harry Potter e la maledizione dell’erede), e diretta da Tom Hooper (Il Discorso del Re).

His Dark Materials – Un regalo di Natale in anticipo solo per voi

Regalo di Natale in anticipo solo per voi ??Ps.: maneggiare con cura, contiene dei Daimon!#HisDarkMaterials – Queste oscure materie, dal 1 gennaio alle 21.15

Publiée par Sky Atlantic Italia sur Mardi 10 décembre 2019

His Dark Materials, la trama

La serie è ambientata in un mondo parallelo alla Terra, un mondo governato dal potentissimo Magisterium, che reprime, bollandola come eretica, qualsiasi conoscenza sfidi le sue idee. E’ un mondo in cui le persone camminano con al fianco un daimon, ovvero un animale che ne incarna l’anima. La protagonista è Lyra, affidata da bambina al Jordan College di Oxford dallo zio Lord Asriel.

Lyra trascorre le sue giornate a sognare una vita di avventure al di là del college in cui ha trascorso tutta la sua vita. E sarà in grado di farlo quando conoscerà Mrs. Coulter, grazie alla quale lascerà la scuola come sua assistente con l’obiettivo di trovare il suo amico scomparso. Lyra quindi intraprenderà un viaggio che la porterà a scoprire nuovi dettagli sulla sua vita, e cospirazioni che minacciano la vita delle persone che ama.

Recensione His Dark Materials, stagione 1 – I Nostri commenti

Una frase che a mio avviso descrive perfettamente His Dark Materials è “vorrei ma non posso“: è un fantasy puro che però ha degli elementi, se vogliamo, innovativi per il genere, che almeno sulla carta lo potevano classificare come vincitore nella caccia all’erede (almeno in popolarità) di Game of Thrones. Tra questi: il Magisterium, come metafora di un organizzazione religiosa che reprime la conoscenza per evitare che si superi un modo di pensare e di vivere stabilito da loro; l’universo in cui è ambientata la serie, composto da molti mondi paralleli, tra cui il nostro, che sono collegati tra loro, è parte fondamentale della trama (dettaglio che mi ha portato a concludere la serie, e che sicuramente mi spingerà a seguire anche la seconda stagione).

Ma guardando la serie tv His Dark Materials, tutto ciò è trattato con una leggerezza disarmante, figlia di un adattamento adatto al pubblico delle famiglie, una serie da guardare con i più piccoli come quando si andava al cinema a guardare il primo Harry Potter. Uno stile necessario per adattarsi alla collocazione che BBC ha scelto per la serie, la domenica alle 20:00, uno slot che non ti permette di spingere sulle metafore, “sul complicato”. Il risultato, purtroppo, è un insieme di eventi spiegati per filo e per segno, dialoghi molto banali, che classificano la serie nella categoria: “un’avventura con bambina protagonista”.

Tutto è trattato con sufficienza, anche il personaggio interpretato da Ruth Wilson, che è una macchietta, un cattivo che fa cose brutte ma che viene sconfitto ripetutamente, con tanto di urlo di disperazione. Lo sforzo produttivo però è enorme, i paesaggi contribuiscono a rafforzare l’epicità della serie, gli effetti speciali sono straordinari: i daimon e gli Orsi sono perfettamente integrati nella scena e sembrano reali. Forse è uno dei migliori fantasy in circolazione dal punto di vista tecnico. Ma siamo nell’era delle serie tv scintillanti, costose e perfette che però hanno fin troppe mancanze nei contenuti, e non ce ne serviva un’altra.

His Dark Materials è una serie che partiva con spunti molto interessanti, ma che poi si è dovuta adattare a contesti tecnici, come programmazione e target di pubblico. E’ una serie in cui un personaggio precipita da una mongolfiera e nessuno si chiede come abbia fatto a sopravvivere, è una serie a metà, è una serie del “dico e non dico” per evitare che a qualcuno non piaccia, è una serie che avrei preferito non fosse per famiglie.

Voto 6,5 Davide Allegra

La trilogia di Philip Pullman è una grande metafora per qualcos’altro, con libri che sebbene siano stati premiati con l’Oscar della letteratura per ragazzi, affrontano temi adulti come la Religione e ciò che essa porta con le proprie credenze, e per questo sono stati spesso ostracizzati. Purtroppo nella trasposizione BBC ha scelto lo slot per famiglie, quello della domenica alle 20:00, e questo non può non aver influito nello sviluppo produttivo “surclassando” i cugini americani di HBO, rendendo quindi la serie tv più “bambinesca” e meno matura e “dark”.

E questo non tanto nella caratterizzazione della protagonisti o nell’atmosfera generale del serial, ma fin dalla primissima scena (totalmente diversa da quella dei libri, che iniziano in medias res ed è questo il bello) una serie di inutili e ridondanti “spiegoni” a dispetto dell’interessante gioco a incastro del ricostruire la storia, l’antefatto e i significati e significanti dei Daimon che accadeva sfogliando le pagine della controparte cartacea. Purtroppo nemmeno un temibile (sulla carta) Orso Corazzato è riuscito a fare la differenza.

Voto 6,5 Federico Vascotto

Nel cast

His Dark Materials – Queste Oscure Materie vanta un cast molto vasto, proprio come ci si aspetta da una serie di questo tipo. Ecco i personaggi principali:

  • Dafne Keen è Lyra Belacqua: una ragazza cresciuta al Jordan College. Il suo daimon si chiama Pantalaimon;
  • Ruth Wilson è Marisa Coulter, esploratrice e importante figura al Magisterium. Il suo daimon è uno scimmiotto dorato.
  • Anne-Marie Duff è Ma Costa, una donna gyziana che ha allevato Lyra.
  • Clarke Peters è Il maestro / Dott. Carne, il rettore del Jordan College. Il suo daimon è un corvo di nome Alicia.
  • James Cosmo è Farder Coram, vecchio saggio dei gyziani. Il suo daimon è un gatto di nome Sophonax.
  • Ariyon Bakare è Lord Carlo Boreal, figura autoritaria al Magisterium che viaggia tra due mondi. Nel mondo di Will, è conosciuto come Charles Latrom.
  • Will Keen è Padre MacPhail, funzionario del Magisterium.
  • Lucian Msmati è John Faa, capo dei gyziani occidentali.
  • Gary Lewis è Thorold, assistente di Asriel.
  • Lewin Lloyd è Roger Parslow, garzone di cucina e miglior amico di Lyra. Il suo daimon si chiama Salcilia.
  • Daniel Frogson è Tony Costa, figlio maggiore di Ma Costa. Il suo daimon è un falco di nome Lyuba.
  • James McAvoy è Lord Asriel Belacqua, studioso ed esploratore. Il suo daimon è un leopardo delle nevi di nome Stelmaria.
  • Georgina Campbell è Adele Starminster,
  • Lin-Manuel Miranda è Lee Scoresby, aeronauta del Texas. Il suo daimon è una lepre artica di nome Hester.
  • Ruta Gedmintas è Serafina Pekkala, strega membro della congrega del lago Enara ed ex amante di Farder. Il suo daimon è un’oca delle nevi di nome Kaisa.
  • Lia Williams è la Dott.ssa Cooper, scienziata del Magisterium che opera a Bolvangar.
  • Amir Wilson è Will Parry, studente di scuola superiore a Oxford, il cui padre è scomparso tredici anni prima.
  • Nina Sosanya è Elaine Parry, è la madre malata di Will.

Le migliori serie tv del decennio, in un panorama televisivo profondamente cambiato

Le migliori serie tv del decennio 2010-2019: da The Crown a House Of Cards, le serie tv che hanno fatto la differenza in un mercato televisivo profondamente cambiato

Vi abbiamo già deliziato con la nostra fantastica classifica delle serie, nuove e vecchie, del 2019 (secondo noi), ma adesso con l’arrivo del 2020, è anche d’obbligo (oppure anche no, decidete voi) fare un bilancio dei cosiddetti “anni dieci”, il decennio dal 2010 al 2019, che ha segnato un profondo cambiamento della televisione, prima americana e poi globale.

Decennio, che ha visto l’entrata nel mercato televisivo della tv in streaming, Netflix ha mosso i primi passi nel 2013 nel mercato della distribuzione in streaming, nonostante fosse già operativo nel mercato dei dvd già dal 1997, e lo ha fatto con una delle serie più importanti del decennio, House of Cards, seguita poi da Orange Is The New Black. Dal 2013 a oggi anche il mercato streaming è cambiato profondamente, anche in Italia, che per contrastare l’arrivo “degli americani” ha costretto i “nostri” a correre ai ripari con Infinity (Mediaset), Now Tv (Sky, prima Sky Online) e TIMVISION (TIM).

Le migliori serie tv del 2019: quelle nuove e le veterane… secondo noi

Nel frattempo anche la televisione americana è cambiata, da un modello interamente basato sugli ascolti live, oggi siamo a un punto in cui la televisione è vista in differita. Questa evoluzione ha costretto i vari network americani a cercare nuovi metodi di guadagno che da un lato hanno visto nascere un nuovo modello di produzione (interna per la maggior parte) e di detenzione dei diritti domestici, e dall’altro è nata la necessità di aggregarsi e creare conglomerati sempre più grandi: si veda l’acquisizione di 20th Century Fox e Hulu da parte di Disney, o quella di Sky da parte di Comcast, e del colosso Warner/Turner/HBO (oggi sotto il nome WarnerMedia) acquistato dalla società telefonica AT&T.

Da questi grandi conglomerati, nel 2020 arriveranno tre nuovi servizi streaming rispettivamente: Disney+ (già operativo negli USA), Peacock e HBO Max (non in Italia).

Dopo questo breve riassunto dell’evoluzione del mondo dell’intrattenimento americano e non, vediamo quindi quali sono le 15 serie tv che secondo noi hanno fatto la differenza nel decennio 2010-2019:

Le 15 migliori serie del decennio… secondo noi

  1. The Crown (Netflix): una delle prime produzioni imponenti di Netflix, sia dal punto di vista produttivo che creativo.
  2. Fleabag (BBC/Amazon Prime Video): l’anello di diamante del decennio, una storia semplice, scritta divinamente e interpretata ancora meglio.
  3. House of Cards (Netflix/Chili): la nuova frontiera del drama politico, con i suoi personaggi estremamente negativi, oltre ad essere la prima serie di Netflix, ha creato un nuovo modo di raccontare la politica americana, lasciando da parte il patriottismo e le frasi d’effetto, facendo spazio al marcio e al cinismo (sì esiste anche lì).
  4. The Marvelous Mrs. Maisel (Amazon Prime Video): l’evoluzione del “Amy Sherman-Palladino style” non solo una comedy femminista, ma un racconto dalle grandi sfumature che ci immerge nel mondo ebraico, in quello della stand-up comedy e negli anni 50-60.
  5. Downton Abbey (ITV – Rete 4/PrimeVideo): la serie inglese d’eccellenza, un racconto dell’aristocrazia dall’era d’oro prima della prima guerra mondiale, alla crisi dell’aristocrazia inglese. Un drama scintillante, che racconta in modo diverso e inclusivo il fenomeno del classismo attraverso vari punti di vista: i padroni e la servitù.
  6. Game of Thrones (HBO – Sky Atlantic/Rai4): il fantasy che ha fatto capire che questo genere non è solo ad appannaggio del cinema, e che anche la tv riesce a svilupparli senza fare brutta figura. E’ il drama che grazie alle sue storie e alla sua scrittura ha un po’ rotto i canoni dei colpi di scena e delle “morti” di personaggi protagonisti, ed è stato anche capace di influenzare le altre serie tv in questo senso.
  7. This Is Us (NBC – FoxLife/Amazon Prime/Tv2000): questa serie è in classifica per due motivi: il primo perchè rappresenta l’orgoglio dei canali in chiaro americani (NBC), spiccando in un periodo in cui tutti avevamo un’opinione molto bassa delle serie da loro prodotte, a favore di storie molto più complesse create dai canali via cavo. Secondo, perchè gli autori hanno preso una storia semplicissima: la vita di una famiglia, e l’hanno raccontata in modo non lineare, acchiappando lo spettatore come se si stesse guardando uno dei migliori thriller in circolazione.
  8. The Americans (FX/Chili): la guerra fredda, gli anni ’80, raccontati attraverso due spie russe diventate americane, infatti i due protagonisti sono cittadini russi radicati nella cultura e nella vita americana, perchè dall’interno è ancora più facile spiare i propri nemici; gioiello dalla scrittura sopraffina.
  9. Gomorra (Sky Atlantic): l’orgoglio italiano esportato all’estero, che ha dato linfa vitale alla serialità italiana (ancora un po’ troppo radicata al genere crime, lo ammettiamo), con un racconto duro e crudo dal punto di vista di chi, in questo racconto, è il “villain“.
  10. Westworld (HBO/Sky Atlantic): è una delle novità del decennio. Tratta da un film più vecchio la serie è una di quelle vanno seguite senza distrarsi nemmeno un secondo, è una di quelle serie che si evolve, cambia e distrugge completamente i canoni che lei stessa ha creato. E’ una delle vere eredi di Lost, quando tutti hanno smesso di cercarlo.
  11. Orange is The New Black (Netflix): dopo la politica di House of Cards la rivoluzione di Netflix è passata per il carcere delle donne di Orange, una serie tv che ha cambiato il modo di raccontare la vita in prigione diventando simbolo di un’epoca.
  12. The Leftovers: è l’esempio di qualità estrema che qui è stata creata da Damon Lindelof, è un racconto complicato, non lineare, dove non è necessaria la spiegazione del motivo per cui la gente è scomparsa, perchè l’obiettivo della serie era raccontare la vita di chi è rimasto.
  13. Succession (HBO/Sky Atlantic): dramma farsesco del potere, snobbata, sottovalutata, considerata come una serie tv per l’elite e sull’elite vista solo da ristretti gruppi di giornalisti, Succession è la serie tv che mancava, corale, potente e possente nel suo raccontare un mondo in decadenza ma ancora forte, spietata ma mai banale, perfetta nella sua scrittura.
  14. Veep (HBO/ Sky Atlantic): ridere della e con la politica, l’assurdità del potere raccontato attraverso una vice presidente improbabile e impreparata che ha come unico obiettivo conquistare e mantenere il potere.
  15. Sherlock: (BBC/Netflix): la rilettura contemporanea del classico di Arthur Conan Doyle ha avuto il doppio merito di trasformare in star mondiali i due protagonisti Benedict Cumberbatch e Martin Freeman e di contribuire all’esplosione internazionale della serialità inglese (e del formato breve), una serie crime imperdibile per gli appassionati del genere.

Grey’s Anatomy nei nuovi episodi del 2020 arriva Sarah Rafferty di Suits

Sarah Rafferty di Suits guest star di Grey’s anatomy

Interessante sorpresa di fine anno dal mondo di Grey’s Anatomy. Attraverso il sempre informato TvLine arriva la notizia dell’arrivo come guest star in un arco di più episodi di Sarah Rafferty, meglio conosciuta come Donna di Suits.

L’attrice sarà Suzanne nell’undicesimo episodio in onda il 30 gennaio negli USA su ABC e probabilmente il 2 marzo su Fox Life, considerando che la serie dovrebbe ripartire in Italia il 24 febbraio con il solito mese di distanza dall’America.

Come si vede nelle foto pubblicate da TvLine in esclusiva, Rafferty/Suzanne sarà una paziente dell’ospedale. Suzanne arriverà tra le mani della dottoressa Bailey (Chandra Wilson) e del dottor Andrew De Luca (Giacomo Giannotti) per sottoporsi a un intervento di routine. Ma inizieranno a subentrare delle inaspettate complicazioni che avranno sempre più i contorni del mistero e che i medici non riusciranno a decifrare.

In Italia dal 6 gennaio vedremo Rafferty negli ultimi episodi della nona stagione di Suits in partenza su Premium Stories e in streaming su Infinity. Si chiudono così le vicende dell’amata serie legal, tra i prodotti più interessanti del decennio, in cui Rafferty interpreta Donna, assistente di uno degli avvocati protagonisti, una donna senza peli sulla lingua, tenace e volitiva, colonna dello studio legale.

Alla ripresa di gennaio Grey’s Anatomy affronterà un’importante novità. Infatti negli USA la serie slitterà alle 21, orario che ha occupato per sette stagioni fino all’arrivo di Scandal, per lasciare spazio alle 20 al suo spinoff Station 19. Come dimostra anche il finale autunnale della serie medical, le due serie tv saranno sempre più collegate. Personaggi dell’una finiranno nell’altra, alcune vicende potrebbero iniziare in Station 19 e finire in Grey’s Anatomy.

Il tutto però senza complicare la visione dello spettatore: dalle parti delle due produzioni hanno assicurato che sarà comunque possibile vedere le due serie in modo indipendente. Questo anche per la distribuzione internazionale, basta guardare al caso italiano dove solo Fox Life potrebbe mantenere la successione Station 19-Grey’s Anatomy nella stessa sera (e speriamo decidano di farlo) mentre in chiaro una è su Canale 5 e l’altra su La7. La showrunner di Grey’s Anatomy, nel frattempo diventata anche showrunner di Station 19 proprio per agevolare i rapporti tra le due serie, ha anche anticipato che con il ritorno alle 21 Grey’s Anatomy potrà divertirsi di più, essere più libera, tornare a essere più “sexy”.

Grey’s Anatomy e Station 19, il primo crossover annunciato per gennaio, ecco i dettagli

 

Uscite TimVision Gennaio 2020: Pavarotti di Ron Howard, le prime due stagioni di Fargo

Uscite TimVision Gennaio 2020 – Novità tra film, documentari e serie tv

Uscite TimVision – Dal primo gennaio TimVision non avrà più in esclusiva SKAM Italia che condividerà con Netflix con cui realizzerà la quarta stagione (qui tutti i dettagli) ma per gli abbonati TIM della piattaforma il teen drama italiano sarà ancora disponibile. Non solo ma sarà affiancato da altri due titoli dedicati ai ragazzi.

Arriva infatti su TimVision Guidance serie tv composta da 3 stagioni, rilasciate tra il 2015 e il 2017 su go90 prodotte da Awesomeness Tv, con episodi da 20 minuti circa prodotti da Michelle Trachtenberg. Guidance è un’antologia con una nuova storia e un nuovo cast ogni stagione accomunate dall’ambientazione scolastica e dalla presenza di ragazzi e di consulenti scolastici coinvolti nelle loro vite. Su TimVision a gennaio anche Zac & Mia altra serie tv inedita in Italia prodotta da Awesomeness Tv per go90 con al centro la storia del diciassettenne Zac che mentre si sottopone ai trattamenti per la cura della leucemia incontra la coetanea Mia malata di cancro.

In attesa della quarta stagione, forse in arrivo nel 2020, su TimVision sbarcano le prime due stagioni di Fargo. Per i più piccoli spazio a Winx Club, Blue’s Room e per i pre-adolescenti a Club 57.

Titolo atteso del mese è il film documentario Pavarotti diretto da Ron Hoeard che racconta la vita del grande maestro tra interviste, filmati d’epoca e materiali inediti. Tra gli altri titoli del mese Valerian e la città dei mille pianeti, Miss Sloane – Giochi di Potere e il nuovo Tomb Raider con Lara Croft interpretata da Alicia Vikander. Tom Cruise è il protagonista di Oblivion in arrivo a gennaio sulla piattaforma.

Clicca qui per il catalogo serie tv TimVision

Calendario Novità TimVision Gennaio

  • 8 – Pavarotti di Ron Howard
  • 27 – Schindler’s List
  • TBD Oblivion
  • TBD Baby Boss
  • E.T. – L’Extraterrestre
  • TBD Valerian e la città dei mille pianeti
  • TBD Miss Sloane – Giochi di Potere
  • TBD Tomb Raider
  • TBD Fargo stagioni 1 e 2
  • TBD Guidance (teen drama)
  • TBD Zac & Mia (teen drama)
  • TBD Club 57 (serie per ragazzi)
  • TBD Winx Club 8
  • TBD Blue’s Room (animata)
  • TBD Clay Time (animata 3-5 anni)

Film a Noleggio su TIMVISION

  • C’era una volta a Hollywood (di Quentin Tarantino)
  • Joker (Leone d’oro a Venezia)
  • Yesterday (commedia di Danny Boyle)
  • Gemini Man (di Ang Lee)
  • Tolkien

Sky e Now Tv le uscite di Gennaio 2020: The New Pope, Prodigal Son, His Dark Materials, Aquaman, BarLume

Uscite Sky Gennaio 2020 Serie tv e Film in streaming su Now Tv. I Film in prima tv

Uscite Sky Now Tv – Il primo mese dell’anno (e di un nuovo decennio) si porta dietro ancora gli strascichi delle feste e dei botti dell’ultimo dell’anno (mi raccomando da evitare!): così il 1° gennaio su Sky Atlantic ci sarà l’atteso fantasy His Dark Materials, Legacies 2 su Premium Stories e su Sky Cinema la divertente commedia italiana Non Ci resta che il Crimine. 

Ma il clima di festa prosegue con Attente a Quelle Due, Smallfoot per i più piccoli su Premium Cinema e Non Sposate le mie figlie 2 il 6 gennaio. La sera della Befana arriva su Fox il mystery Emergence con Allison Tolman e su Premium Stories parte la nona e ultima stagione di Suits. Giovedì 9 ecco arrivare Mayans MC 2 il sequel spinoff di Sons of Anarchy e nel corso del mese arriveranno anche Manifest 2, Bob Hearts Abishola, Power 6 e le novità Prodigal Son e A Discovery of Witches.

Gli eventi del mese targati Sky sono sicuramente due: The New Pope, seguito di The Young Pope con Jude Law e John Malkovich diretti da Paolo Sorrentino e le due nuove puntate de I Delitti Del BarLume.

Il 31 gennaio il mese si chiude con l’avvio della quindicesima e ultima stagione di Criminal Minds su Fox Crime e con Aquaman su Premium Cinema.

Sky e Now Tv Uscite Serie Tv di Gennaio 2020

  • Mer. 1 – His Dark Materials 1 Sky Atlantic (doppio episodio)
  • Mer. 1 – Legacies 2 Premium Stories
  • Ven. 3 – Poldark 5 laF (doppio episodio)
  • Sab. 4 – Splitting Up Together 2 Premium Stories
  • Lun. 6 – I Griffin 12 Fox 1a Tv Sky (3 episodi lun-ven ore 17 e 23:35)
  • Lun. 6 – Emergence 1 Fox
  • Lun. 6 – Suits 9 Premium Stories
  • Mer. 8 – Le Regole del delitto Perfetto 6×05 Fox
  • Gio. 9 – Mayans MC 2 Fox
  • Gio. 9 – Balthazar 2 Fox Crime
  • Ven. 10 – The New Pope (miniserie seguito di Young Pope) Sky Atlantic (doppio episodio)
  • Mar. 14 – Rome 1a Tv Sky Atlantic (doppio episodio)
  • Mar. 14 – Power 6 Sky Atlantic ore 23:15
  • Gio. 16 – Manifest 2 Premium Stories
  • Dom. 19 – Bob Hearts Abishola 1 Premium Stories
  • Lun. 20 – Room 104 3 Sky Atlantic ore 23
  • Lun. 20 – The Good Doctor 2 1a Tv Sky Fox Life (doppio episodio)
  • Lun. 20 – Prodigal Son 1 Premium Crime
  • Mar. 28 – Stockholm Requiem 1B laF
  • Mer. 29 – A Discovery of Witches 1 Sky Atlantic (doppio episodio)
  • Ven. 31 – Criminal Minds 15 Fox Crime

NB: tutte le serie tv sono on demand su Sky dal giorno dopo la messa in onda (le serie Premium anche su Infinity); in streaming su SkyGo (su NowTv non tutto è presente).

Uscite Film su Sky a Gennaio in 1a Tv

Mer. 1 – Sky Cinema Uno: Non ci resta che il crimine
(01, 2019) Commedia Italiana
Gio. 2 – Sky Cinema Due: I Fratelli Sisters
(Universal 2018, The Sisters Brothers) Commedia – Western
Ven. 3 – Sky Cinema Uno: Attenti a Quelle due
(MGM 2019, The Hustle) Commedia – Crime
Ven. 3 – Premium Cinema: Smallfoot – Il Mio amico delle Nevi
(Warner 2018) Animazione
Sab. 4 – Sky Cinema Due: Domani è un altro giorno
(Medusa, 2019) Commedia-Drammatico Italiana

Dom. 5 – Cinema Uno: Una Famiglia al Tappeto
(Eagle 2019 Fighting with my Family) Commedia biografica
Lun. 6 – Cinema Uno: Non sposate le mie figlie 2
(01 2019 Qu’est-ce qu’on a encore fait au bon Dieu?) Commedia Francese
Mar. 7 – Cinema Uno: Cold Blood – Senza Pace
(Fra 2019) Action- Thriller
Mer. 8 – Cinema Due: Nelle Tue Mani
(Bel. 2018 Au bout des doigts) Drammatico
Gio. 9 – Cinema Family: Alì e il tappeto Volante
(2018 Hodja fra Pjort) Animazione
Ven. 10 – Cinema Uno: The New Pope
Serie Tv (tutti i venerdì del mese)
Ven. 10 – Cinema Suspense: Camper Killer
(2018)
Sab. 11 – Cinema Uno: L’angelo del Male – Brightburn
(Sony 2019) Horror
Dom. 12 – Cinema Due: Sobibor – La Grande Fuga
(Eagle 2018) Storico- Guerra
Lun. 13 – Cinema Uno: I Delitti del BarLume Donne con le Palle
(Sky 2020 Film Tv)
Mar. 14 – Cinema Uno: Il viaggio di Yao
(2018 Yao) Commedia-Drammatico
Mar. 14 – Cinema Suspense: La Verità su Emanuel
(2013) Drammatico-Thriller
Mer. 15 – Cinema Due: Il Mistero di Donald C.
(Adler 2018 The Mercy) Thriller- Drammatico
Gio. 16 – Cinema Due: Foxtrot – La Danza del Destino
(Academy 2 2017)
Ven. 17 – Cinema Action: Wolf Warrior 2
(Cina 2017 Zhan Iang II) Action thriller
Ven. 17 – Cinema Suspense: Into the Forest
(Canada 2015) Sci-fi Thriller
Ven. 17 – Premium Cinema: Uno di Famiglia
(Warner 2018) Commedia italiana

Sab. 18 – Cinema Uno: Copperman
(Notorious 2019) Drammatico
Dom. 19 – Cinema Due: Parlami di Te
(Bim 2019 Un homme pressé) Commedia
Lun. 20 – Cinema Uno: I Delitti del BarLume – Ritorno a Pienta
(Sky Film tv)
Mar. 21 – Cinema Due: Gloria Bell
(2019) Drama
Mer. 22 – Cinema Due: Nureyev – The White Crow
(Eagle 2018) Biografico
Gio. 23 – Cinema Uno: Holmes & Watson
(Sony 2018) Commedia
Ven. 24 – Cinema Due: Sogno di una notte di mezza età
(Eagle 2018 Amoureux de ma femme) Commedia
Sab. 25 – Cinema Romance: Grace – Ispirazione cercasi
(2018) Commedia romantica
Dom. 26 – Cinema Uno: Driven – Il Caso Delorean
(2018) Thriller
Lun. 27 – Cinema Uno: Scappo a Casa
(Medusa 2019) Commedia italiana

Mar. 28 – Cinema Uno: A Modern Family
(Adler 2018) Commedia-drammatico
Mer. 29 – Cinema Due: Una giusta Causa
(Videa 2018 On the Basis of Sex) Biografico
Gio. 30 – Cinema Suspense: Unfriended: Dark Web
(Universal 2018) Horror
Ven. 31 – Cinema Action: Occupation
(2018) Action Sci-fi
Ven. 31 – Premium Cinema: Aquaman
(Warner 2018)

Sky Cinema Collection

6-12 I Delitti del BarLume
12-19 John Travolta Mania (con Pulp Fiction)
20-31 Adventure

NB i canali Cinema di Premium solo sul digitale terrestre e Sky Satellite, anche on demand 

Fonte: per la parte cinema digital-sat

Amazon Prime Video, le uscite di gennaio 2020: Star Trek Picard, Treadstone e The Mentalist

Amazon Prime Video: le uscite di gennaio 2020. Tra i film e serie tv in arrivo: Arrow 5, Treadstone e Star Trek: Picard

I fan di Star Trek di tutto il mondo sono in fibrillazione, il 23 gennaio su CBS All Access negli USA e dal 24 su Amazon Prime Video in tutto il mondo arriva Star Trek: Picard con il ritorno di Sir Patrick Stewart nei panni del capitano interpretato in The Next Generation.

Il gennaio di Amazon Prime Video vedrà anche l’inserimento in catalogo delle 7 stagioni di The Mentalist, della quinta di Arrow e di Treadstone serie tv Universal, già interamente andata in onda negli USA su USA Network.

Treadstone e Picard gli accordi di Amazon

Le novità del mese di gennaio di Amazon sono frutto di accordi mondiali e non di produzioni originali. Il 10 arriva la prima stagione di Treadstone, rilasciata in 200 paesi USA esclusi, con al centro le origini dell’operazione Treadstone già raccontato nella saga di Bourne. Tim Kring di Heroes è il prodotture mentre tra i protagonisti troviamo Jeremy Irvine e Michelle Forbes.

Insolita la scelta di CBS Studios che dopo aver ceduto a Netflix i diritti internazionali di Star Trek: Discovery, vende ad Amazon quelli della nuova Star Trek: Picard con Patrick Stewart ancora una volta nei panni di Jean-Luc Picard, che ha interpretato per sette stagioni in “Star Trek: Next Generation”. Nel cast anche Alison Pill, Santiago Cabrera e Michelle Hurd.

James May Our Man in Japan

Il mondo “unscripted” di Amazon si arricchisce dal 3 gennaio di Our Man In..Japan con James May (The Grand Tour, Top Gear), produzione Prime Original UK.

A quindici anni dalla sua prima visita in Giappone da turista confuso, James May si imbarca in un viaggio alla scoperta di questo paese unico, straordinario e complesso. Luogo natio degli haiku e delle forme artistiche classiche nate dai principi di Wabi (estrema bellezza), Sabi (ispirazione naturale) e Yugen (grazia e delicatezza), il Giappone ci ha anche portato Godzilla, Hello Kitty, il Cosplay e alcune delle ossessioni più strane del pianeta. James si avventurerà in un viaggio epico attraverso l’intero Giappone, da nord a sud, per comprendere questo luogo unico e i suoi abitanti, che cosa ci sia alla base della loro cultura e che cosa possiamo imparare dal loro approccio alla vita. James non sa parlare la lingua ed è completamente all’oscuro dell’etichetta giapponese, ma almeno sa che esiste un piccolo albero chiamato banzai…

Amazon Prime Video uscite gennaio 2020

  • 1 – The Mentalist 1-7
    Arrow 5
    South Park 20
    My Hero Academia The Movie (film)
  • 3 – James May Our Man in Japan (factual)
  • 10 – Treadston 1 (prod. Universal)
  • 11 – Perfetti Sconosciuti
  • 15 – Pequenas Coincidenzias 1 (spagnola)
  • 24 – Star Trek: Picard 1 (prod. CBS Television Studios)
  • Ted Bundy: Falling for a Killer (docuserie)

Titoli in scadenza Gennaio 2020

  • 4 – Cattivissimo Me 3
  • 10 – 12 Soldiers
  • 11 – Atomica Bionda
  • 30 – Hotel Transylvania
  • 31 – Arrivano i prof.

Capodanno in musica, l’ultimo dell’anno firmato Canale 5 in diretta da Bari

0

Capodanno in musica su Canale 5 la festa si fa a Bari il 31 dicembre

L’anno di Canale 5 si chiude da Bari in Piazza Libertà, scenario per il secondo anno consecutivo di Capodanno in Musica la sera del 31 dicembre 2019.

Promosso da RadioMediaset in partnership con Radionorba, l’evento sarà una serata all’insegna della grande musica italiana, presentata da Federica Panicucci, indiscussa regina della notte di San Silvestro firmata Mediaset.

I cantanti di Capodanno in Musica

A partire dalle 21.00 si avvicenderanno sul palco musicisti e grandi interpreti che hanno fatto la storia della canzone italiana insieme agli idoli dei più giovani che hanno dominato l’airplay radiofonico e trionfato negli streaming. Con loro, i talenti rivelazione dell’ultima stagione musicale e una grande sorpresa che infiammerà la piazza di Bari e il pubblico televisivo.

Il cast è infatti formato da tutti nomi di primo piano: Giordana Angi, Annalisa, Fred De Palma, Didi, Elodie, J-Ax, Marianne Mirage, Mondomarcio, Fabrizio Moro, Nek, Raf e Tozzi, Francesco Renga, Riki, Rovazzi, Shade, Anna Tatangelo e il vincitore della prima music battle in lattina, “Coca-Cola Future Legend”.

Sul palco del Capodanno in Musica saliranno anche i ragazzi della scuola di Amici 19, che si esibiranno in una straordinaria performance di canto e ballo.

Le Radio coinvolte

Sul palco insieme a Federica Panicucci e nel backstage dove saranno allestite le postazioni radio, Daniele Battaglia e Dario Spada di Radio 105, Chiara Tortorella e Fernando Proce insieme al team del suo programma di R101, Tamara Donà e Roberta de Matthaeis di Radio Monte Carlo, Katia Giuliani e Leonardo Fabrizi di Radio Subasio e Alan Palmieri e Antonella Caramia di Radionorba racconteranno la lunga notte.

L’intero evento infatti sarà trasmesso a partire dalle 21.00 in diretta su Canale5 e in contemporanea su Radio 105, R101, Radio Monte Carlo, Radio Subasio e Radionorba. Dopo la mezzanotte, il dj set di Max Brigante e l’energia del suo show Mamacita faranno ballare la piazza a ritmo di reggaeton, hip-hop & trap e R’n’B.

L’Anno che Verrà su Rai 1 si aspetta il 2020 con Amadeus

0

L’Anno che Verrà il Capodanno firmato Rai 1 in diretta da Potenza con Amadeus

Vasco Non Stop Live 018+019, una serata evento su Canale 5 con Vasco Rossi

0

Vasco Rossi su Canale 5 lunedì 30 dicembre serata evento Vasco Non Stop Live 018+019

Penultimo giorno del 2019 e Canale 5 fa un regalo ai tanti fan italiani di Vasco Rossi. In prima serata lunedì 30 dicembre su Canale 5 e in streaming su Mediaset Play arriva Vasco Non Stop Live 018+019 un music film di Pepsy Romanoff dedicato a Vasco Rossi alla sua musica, al suo pubblico, prodotto da Universal Music Group in collaborazione con Giamaica realizzato da EXCEPT. Il film era già uscito nelle sale nelle scorse settimane in due giornate.

La musica del Blasco come non è mai stata raccontata e, per la prima volta, direttamente dalla voce dei protagonisti. Vasco Non Stop Live 018+019 è un viaggio che celebra due anni di successi dal vivo del Komandate, dal tour nei principali stadi italiani nel 2018 alla conquista di San Siro nel 2019: nessuno, infatti, aveva fatto registrare sei date consecutive sold-out alla Scala del Rock di Milano. Più di 900.000 spettatori che hanno, ancora una volta, incoronato Vasco Rossi Re degli Stadi per due estati di seguito.

Oltre due ore per vivere l’atmosfera unica e irripetibile che si respira a ogni suo concerto, ma anche per entrare dentro il processo creativo della scaletta. Così il regista Pepsy Romanoff: “L’idea è quella di portare sullo schermo un concerto diverso dagli altri, un concerto rock ruvido anche nel trattamento dell’immagine. Il girato è stato così riversato in pellicola per dare il senso del tempo e della bellezza della resa cinematografica”.

Da come nasce una scaletta “perfetta” (da “Cosa succede in città” a “Qui si fa la storia”) al fronte del palco, Vasco, attore principale del film, racconta i segreti delle sue scelte, affida pensieri ed emozioni alla telecamera che lo riprende in vari momenti. Dall’intimità di una sala d’incisione con Vince Pàstano (il “capo orchestra”), alle prove con la band, lo show mentre si compone, fino all’esplosione finale dello stadio, dove il Blasco e il suo pubblico si uniscono per dar vita a uno spettacolo unico nel suo genere.

I titoli più popolari su Netflix in Italia nel 2019: serie tv, film, documentari e stand-up

I Titoli più popolari su Netflix nel 2019: tra le serie tv: La Casa di Carta 3, Stranger Things e Sex Education, tra i film: 6 Underground e The Irishman.

Fino a qualche tempo fa era quasi impossibile sapere cosa la gente guardava su Netflix, soprattutto per un mercato relativamente piccolo come quello italiano, se apriamo gli occhi a resto del mondo. Adesso la situazione è leggermente diversa, Netflix ha iniziato a divulgare qualche dato (anche se c’è ancora tanta strada da fare, sul tipo di dati divulgati).

Proprio oggi il servizio streaming americano ha rilasciato delle Top 10 dei titoli più popolari in Italia su Netflix.

I Dieci Titoli più Popolari nel 2019

  1. La Casa di carta, parte 3
  2. 6 Underground
  3. The Irishman
  4. Stranger Things, stagione 3
  5. Murder Mystery
  6. Sex Education, stagione 1
  7. The Witcher, stagione 1
  8. The Perfect Date
  9. Triple Frontier
  10. Baby, stagione 2

Questa è la Top10 che include tutte le categorie, da notare come la maggior parte dei titoli in classifica è disponibile su Netflix solo dall’ultimo trimestre.

Ma qualche precisazione va fatta anche sul metodo. Netflix ha spiegato, su Twitter, che nelle classifiche ci sono serie che sono state rilasciate nel 2019, e che le posizioni sono state calcolate:su un lasso di tempo uguale per tutti (i 28 giorni dopo l’uscita). Dove non è stato possibile è stata fatta una proiezione.” Inoltre per quanto riguarda le visualizzazioni si sono calcolate tra: “chi ha guardato per almeno 2 minuti un film o una serie.” Per le serie uscite a dicembre quindi (come The Witcher o You che trovate in basso), sono state fatte delle proiezioni.

Le migliori serie tv del 2019: quelle nuove e le veterane… secondo noi

E qui torniamo ai problemi e al “c’è tanto ancora da fare” che si diceva in apertura, ci si riferisce proprio al metodo che Netflix utilizza per calcolare le visualizzazioni, il “chi ha guardato un film o una serie per almeno 2 minuti”. Quindi in mezzo c’è anche gente che ha iniziato a guardare il titolo e poi ha smesso per motivi più vari (è brutto? Ho sonno? Mi ha chiamato l’amico e poi sono uscito? ecc…).

Sia chiaro, Netflix non è in alcun modo obbligata a rilasciare dati o a farseli certificare da enti esterni, come può succedere per le tv che usano la pubblicità. Ma il solo fatto che lo faccia, fa quasi pensare alla necessità che la loro divulgazione sia un modo per pubblicizzare certi contenuti, creando una lista di titoli popolari che però non rispecchiano i dati reali, perchè sono sempre influenzati da paletti come: “hanno visto almeno un episodio; almeno un minuto“. Si crea quindi una percezione di popolarità attorno a un titolo, come se ci trovassimo all’interno dell’app Netflix, con l’algoritmo che ti consiglia cosa guardare dopo.

A seguire trovate le altre classifiche, delle “cose” più popolari* su Netflix in Italia:

*secondo Netflix.